Teramo, crisi in Comune: pausa di riflessione o ricerca di nuove alleanze?

Una situazione che, se non comportasse danni gravi alla città, visto l’immobilismo politico-amministrativo in cui è immersa da più di un anno, apparirebbe solo come una grande commedia farsesca.

La crisi in cui stazione ormai da tempo l’amministrazione comunale teramana, dopo l’ennesimo rinvio del “Consiglio della verità” che avrebbe dovuto portare alle dimissioni del sindaco Maurizio Brucchi, rimandato per consentire la stesura di un nuovo documento (l’ennesimo) da parte di quel che resta della maggioranza e alcuni scontenti tornati all’ovile (secondo la motivazione ufficiale) o per chiarire le prossime poltrone romane (secondo motivazioni ufficiose), continua a tenere banco.

“Una scelta inaccettabile” è stato il commento del capogruppo “Insieme possiamo”, Gianguido D’Alberto, che ribadisce come l’ultimo colpo di teatro sia l’ennesima dimostrazione del fallimento di questo “vecchio-nuovo centrodestra”.

Perché le dichiarazioni di Gianluca Pomante, consigliere arancione, ex candidato sindaco e coordinatore regionale di Abruzzo Civico, che ha palesato quanto in molti già sapevano, ovvero un inizio di collaborazione con il leader di Futuro In Paolo Gatti, aprono spiragli a quello che si prospetta già come una prossima campagna elettorale ricca di colpi di scena e mescolamento di carte.

Se, infatti, le elezioni amministrative coincideranno con le politiche, nella prossima primavera, si preannunciano già spettacoli pirotecnici, con accordi e ribaltamenti che potrebbero ridisegnare completamento il quadro di alleanze valutato fino ad ora.
E potrebbe essere dura per i cittadini elettori trovare il bandolo della matassa con eventi di portata nazionale che inevitabilmente finiranno con l’intrecciarsi con la politica di casa nostra.

Ma intanto si prende ancora tempo, mentre la città sembra essere all’impasse.

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