“Una assemblea, convocata da un gruppo ristretto di operatori turistici (alcuni dei quali morosi da anni nel pagamento della Tari, e quindi causa degli aumenti applicati), convocata con grande dispendio di denaro (addirittura con l’impiego di vele che hanno circolato in tutta la città), ha dato frutti deludenti, sia per il numero di partecipanti che per le soluzioni prospettate”, dice l’assessore alla Manutenzione, Nicola Petrini, “La manifestazione, spacciata come assemblea di cittadini, è stata, alla fine, una manifestazione delle opposizioni che, per riunire 150 persone (la sala del palazzo del Mare contiene 80 posti a sedere), hanno dovuto fare ricorso alla facile propaganda contro l’aumento di una tassa, dovuto per legge. Alla fine, leggendo i giornali, i promotori si sarebbero fatti carico delle spese di un fantomatico ricorso, i cui contenuti e la cui sostanza sono del tutto oscuri e incerti: ‘…perché la normativa è ingarbugliata…’, come ha detto l’avvocato Ortelli. Tutto fumo negli occhi, quindi, per acquisire facilmente qualche consenso”.
“L’amministrazione sta lavorando seriamente per rimuovere in radice le cause dell’aumento di quest’anno”, sottolinea l’assessore al Bilancio, Antonio Frattari, “sollecitando una revisione della normativa del fondo crediti dubbia esigibilità a livello nazionale (e il governo sta accogliendo le richieste dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani). Il Comune, inoltre, sta preparando uno studio per la revisione dei servizi previsti dall’attuale contratto, del 2015, con la ditta Diodoro, troppo oneroso per i cittadini. Consiglio ai cittadini di pagare la Tari con regolarità, e di confidare nel lavoro che l’amministrazione sta impostando senza clamori per un percorso di riduzione graduale della tassa sui rifiuti”.