Alba Adriarica. Cartelle pazze per la Tia al Comune di Alba Adriatica? Sembra essere proprio così, visto che in questi giorni ai cittadini albensi sono stati recapitati degli avvisi di accertamento con relativo pagamento delle somme per la Tassa di igiene ambientale per l’anno 2006.
In molti l’hanno definita una mazzata fiscale, e già da questa mattina gli uffici della società che effettua il recupero sono stati presi d’assalto dai contribuenti, in molti casi imbestialiti. A casa degli albensi, infatti, è stata recapitata una lettera raccomandata con il logo Poliservice, ma a scrivere, invece, è la società Andreani Tributi, che chiede il conto. In alcuni casi la maggioranza chiesta ai contribuenti è del 50% e di questi tempi la cosa sta generando un vespaio di polemiche. Sulla vicenda, ha preso posizione il movimento civico Passione per Alba. “ Il gioco è stato reso possibile” si legge in una nota, “ dall’azione della società di tributi, sulle banche dati dal catasto, senza una corrispettiva verifica dell’utilizzo delle superfici con quando dichiarato dai proprietari nel contratto in essere con la Poliservice. In questo modo si sono generate delle cartelle pazze, con una maggiorazione del 50% più del dovuto. Una vera e propria rapina: tenuto conto che l’appalto per il servizio prevede una percentuale sul recupero economico prodotto. Le congruità del pregresso dovranno essere verificate con la compartecipazione, oltre che dei dati catastali, delle reali destinazioni d’uso delle superfici che risultano ad esempio all’ Ufficio turistico ed all’ufficio urbanistico e commercio del Comune. Chiediamo un intervento urgente del sindaco e dell’assessore competente, per la verifica degli atti sulle attività di recupero Tia dal 2006”.