Il PD di Giulianova ha scritto di ritenere “fondamentale, nel parlare di sanità teramana, avere una visione ampia della vicenda per far prevalere gli interessi generali ed il miglioramento dei servizi agli utenti finali. Sin dall’inizio il Pd locale si è schierato a difesa del nosocomio di Giulianova e, fermo sulla posizione assunta in sede di Consiglio Comunale ed all’interno degli organismi di partito ha organizzato una serie di iniziative al fine di raggiungere tale obiettivo. Infatti numerosi incontri con gli esponenti istituzionali del PD sono stati svolti e, in tali occasioni, tutti gli intervenuti hanno ribadito il riconoscimento della validità della nostra proposta senza che però, ad oggi, nessuno si sia attivato in modo concreto”.
Pertanto, il PD locale chiede con il presente documento al Segretario Regionale Rapino, al Segretario Provinciale Minosse, all’Onorevole Ginoble, al Presidente della Regione D’Alfonso, all’Assessore Regionale Paolucci, ai Consiglieri Regionali Mariani e Monticelli, all’Assessore Regionale Pepe e al Presidente della Provincia di Teramo Di Sabatino di “impegnarsi ad attuare ciò che è stato stabilito all’indomani della delibera regionale 79/2016 del 21 07 2016 sul riordino della rete ospedaliera in ambito regionale e garantirci in tal modo posizioni paritetiche rispetto alle altre città nelle quali è stata prevista la realizzazione di nuove strutture sanitarie. Purtroppo, con sommo dispiacere bisogna constatare che ad oggi la struttura giuliese è risultata essere quella maggiormente sfavorita e penalizzata. Il P.O. di Atri vanta 4 unità complesse e 4 primari, il P.O. di S. Omero vanta 4 unità complesse e4 primari, mentre il P.O. di Giulianova – Ospedale della Costa, vanta una sola unità complessa e un primario in comproprietà con Teramo. Per questi motivi intendiamo chiedere a chi di competenza di lavorare, ancor prima che sul riassetto dell’intera geografia dell’offerta sanitaria teramana, per dare pari dignità ai tre presidi decentrati presenti nella provincia di Teramo: Sant’Omero, Atri e Giulianova. Il nosocomio. di Giulianova rappresenta il vero e proprio ‘Ospedale della costa’ e non può che essere un punto di forza fondamentale anche dell’offerta turistica balneare della Provincia di Teramo. Ogni presidio è nato con una funzione ben precisa e la diversificazione dell’offerta sanitaria rappresenta di certo uno strumento fondamentale per raggiungere la diminuzione degli sprechi e l’aumento dell’efficienza dei Servizi erogati. A questo quadro che noi riteniamo abbastanza oggettivo non corrisponde però una simmetrica declinazione dell’offerta sanitaria decentrata”.
Per il PD “un capoluogo di Provincia come Teramo ha bisogno di una sanità forte che recepisca le sue due anime: quella delle aree interne che necessitano di servizi ad esse dedicati da concentrarsi nelle vicinanze del capoluogo e quella della costa che sta trasformando il suo assetto demografico e che richiede un nuovo protagonismo alla luce della crescita esponenziale che sta vivendo in questo momento. Inoltre, nell’ultimo anno a causa dell’emergenza sisma-neve, ne e’ stata messa in evidenza anche l’importanza strategica, grazie alla fondamentale arteria (in quel periodo unica percorribile) che unisce la Direttrice Roma, L’Aquila, Teramo, Giulianova e che diventerà ancora più strategica dopo il completamento del 4 lotto della Teramo-Mare. Il Partito Democratico giuliese considera necessario e non più rinviabile attivare per il P.O. di Giulianova lo stesso percorso virtuoso che e’ stato avviato con gli altri ospedali di base della Provincia di Teramo, per arrivare alla definizione di specializzazioni coerenti con le connotazioni specifiche che l’area costiera detiene e sinteticamente sopra riportate”.
“Lavoreremo intensamente affinché la visione oggettiva e generale prevalga sugli interessi localistici e perciò, abituati al senso di responsabilità, all’amministrazione attiva e al contemperamento degli interessi collettivi, secondo analisi tanto oggettive, riteniamo opportuno richiedere alle istituzioni e al PD regionale e provinciale un’azione forte e decisa per un naturale e repentino cambio di rotta e ridare dignità alla sanità giuliese”, conclude il documento.