“Incomprensibile il tentativo messo in atto dai consiglieri di Città Attiva di far credere che, con il recepimento della legge regionale n. 40, si siano autorizzati nuovi mini appartamenti derogando volontariamente ai regolamenti comunali”, dichiarano il Sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, ed il Consigliere delegato all’Urbanistica, Alessandra Pulcini.
“Non ci sarà infatti nessuna ripercussione negativa sul territorio, ma solo la possibilità di recuperare il patrimonio edilizio esistente, attraverso il recupero dei vani e locali accessori, nonché dei vani e locali seminterrati, situati in edifici esistenti o collegati direttamente ad essi, da destinare ad uso residenziale, direzionale, commerciale o artigianale, al fine di uno sviluppo sostenibile e di contenere il consumo di suolo. Una possibilità questa, giustamente, non esclusa se non con evidente pregiudizio dei cittadini rispetto ai territori limitrofi, ma consentita con rigorosi limiti ed integrale eliminazione di tutte le zone e/o i casi potenzialmente critici e/o a rischio”, dichiarano gli amministratori truentini.
“E’ quindi ingiustificato il “terrorismo mediatico” messo in atto dai consiglieri di Città Attiva attraverso una personale e non corretta interpretazione della delibera consiliare di recepimento della normativa regionale, la quale, invero, risulta rigorosamente chiara ed analitica su ogni aspetto. Di cattivo gusto ci pare poi il richiamo a problematiche legate a situazioni “border line” rispetto alle quali la nostra amministrazione si sta muovendo con serietà e non con atteggiamenti demagogici ed inutili come quelli messi in atto prima della nostra elezione; situazioni, peraltro, totalmente stralciate con riferimento agli interventi consentibili con la legge regionale 40” proseguono il primo cittadino ed il consigliere delegato.
“La norma è chiara nello statuire la portata applicativa prevalente sui regolamenti comunali quale fonte legislativa superiore, che non demanda ai comuni alcun potere legislativo derogatorio se non quello di escludere e/o limitare l’applicazione a porzioni di territorio considerate a rischio. Nella fattispecie, ravvisandosi discriminatoria l’esclusione totale nel territorio delle possibilità di recupero previste dalla L. R. n. 40 rispetto a quelle già consentite per i sottotetti, il comune aveva la facoltà, nel recepimento della predetta, solo di esercitare un potere limitativo in ordine all’assentibilità di specifiche tipologie di pertinenze, come è stato fatto, ovvero situate esclusivamente in zone non a rischio” chiariscono i due amministratori che, tra le altre cose, sono anche due avvocati. “Va fatto osservare che la L.R.A. n. 40 del 2017, avente ad oggetto esclusivamente pertinenze esistenti autorizzate e non abusive, ha avuto già un precedente, latamente applicato nel territorio di Martinsicuro, anch’esso in deroga ai propri regolamenti e dunque alla superficie minima di 45 mq per le unità abitative ed è la Legge R.A. n. 15 del 2004 art. 85. Quindi nel territorio regionale e dunque comunale, da anni sussiste la possibilità per i cittadini di effettuare interventi di recupero di unità abitative anche al di sotto di mq 45 proprio in ragione della impossibilità giuridica da parte del Comune di derogare a leggi regionali sovraordinate in ossequio al principio di gerarchia delle fonti” puntualizzano Vagnoni e Pulcini. “Desta, pertanto, assoluta perplessità che Città Attiva solo ora si ricordi di sindacare tipologia di interventi al di sotto dei limiti di superficie consentibili dal regolamento locale sebbene già previsti per il recupero abitativo dei sottotetti, sempre in forza della sopra citata legge regionale, e per tutti gli alloggi che non siano destinati a residenza stabile, tentando inopinatamente di contestare, in capo all’Amministrazione, l’esercizio di un potere derogatorio di clausole di leggi regionali sovraordinate che invero non è consentito dall’ordinamento. Parimenti incomprensibili sono le polemiche sollevate in relazione alla mancata convocazione della Commissione Governo del Territorio, avendo l’amministrazione garantito ampio contraddittorio con tutti i tecnici del territorio appositamente invitati, recependone altresì i suggerimenti ivi avanzati” sottolineano gli amministratori. “Destituite di fondamento sono infine le illazioni sulla mancata valutazione della impugnazione del Governo in parte qua della Legge R.A. n. 40/2017, poiché ciò è espressamente riportato nel deliberato consiliare con apposito richiamo all’avviso pubblicato dalla Regione sulla validità del termine perentorio dato ai comuni per il recepimento con limitazioni, in luogo della inevitabile applicazione tout court, unitamente alla clausola di riserva di possibili modifiche all’esito delle disposizioni applicative, in corso di emanazione, da parte della Regione proprio sugli articoli oggetto di impugnazione al fine di superarne il sindacato di legittimità; circostanza, peraltro, oggetto di dibattito ed illustrazione da parte del consigliere Pulcini, da ultimo nella seduta tra tutti i capigruppo tenutasi nei giorni precedenti al Consiglio alla presenza dell’opposizione che, a tal riguardo, non ha sollevato alcuna censura poiché di fatto insussistente sul punto” concludono Sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, ed il Consigliere delegato all’Urbanistica, Alessandra Pulcini.
“Respingiamo quindi al mittente le accuse e le diffamanti allusioni mosse dai consiglieri di Città Attiva, invitandoli a confrontarsi sui temi, informandosi meglio su come stanno le cose ed evitando giudizi su persone che lavorano nell’interesse di tutti i cittadini e non di qualcuno come fatto intendere”.