“Mentre si continua a decantare il settore del turismo come volano per la ripresa della nostra Regione, si rischia di chiudere – spiega il rappresentante sindacale – un impianto realizzato solo alcuni anni fa, costato dodici milioni di euro e, che per la stessa area montana costituisce forse l’unica opportunità di crescita e di reddito per i residenti. E’ ora di passare ai fatti, di assumersi ognuno le proprie responsabilità, di superare i campanilismi e le divisioni politiche e personali; è ora di sedersi tutti allo stesso tavolo e trovare le soluzioni che consentano alla stazione sciistica Teramana di avviare da subito le manutenzioni necessarie sulla linea per la riapertura dell’impianto di risalita prima possibile e con tutte le condizioni di sicurezza. Per fare questo – conclude Aurelio Di Eugenio – la Gran Sasso Teramano deve necessariamente effettuare il bando di gara per la gestione dell’impianto superando le difficoltà e gli impedimenti che si sono evidenziati in questi giorni”.