E’ il commento del Movimento 5 Stelle pinetese alla tappa del treno di Matteo Renzi a Scerne di Pineto.
“Talora, il capo è espressione del niente, che diviene quasi inconsapevolmente, l’antitesi dell’idea di cui dovrebbe farne apologia – spiegano – Dinanzi ad un Popolo e ad una Costituzione, che ha i suoi valori ed i suoi fondamenti nella storia del Paese, espressione di una mediazione politica dove la Sinistra ha avuto un fondamentale ruolo, vedere come il Sindaco di Firenze, senza ascoltare la voce dei cittadini, abbia pensato di modificare la carta costituzionale al fine di limitarne detta sovranità, senza nessuna necessità di ascolto. Vedere inoltre come, senza essersi mai presentato al giudizio del popolo, abbia eliminato le tutele del lavoro e riformata, in senso nettamente negativo, la scuola pubblica, senza prendere minimamente in considerazioni i protagonisti sociali di dette riforme. Vedere, in definitiva, come il governo non ha avuto e continua a non avere come fondamento il Popolo ma la riverenza nei confronti di qualcuno ancora più in alto del semplice capo, rappresenta la definitiva degenerazione della politica, che non può che produrre diseguaglianze e conflitti, nonché situazioni di grande sofferenza sociale”.
“La nostra carta Costituzionale – aggiungono – è stata progettata e pensata, proprio per evitare che il tutto sia accentrato nelle mani di uno, ma non poteva contemplare che il delirio di uno potesse generare il delirio di molti, che dinanzi ad un giudizio netto del popolo, che ha relegato l’uno a figura marginale della politica, lo portasse dagli aerei di Stato per andare a cena da Obama, ad un treno per andare ad ascoltare quel popolo che con disprezzo e tracotanza ha ignorato per tre anni stando al governo. Ma al peggio non c’è mai fine, pertanto, se il capo rappresenta il vuoto, vi è addirittura chi, quel vuoto, lo intende riempire con opere pubbliche a carico dei contribuenti, per abbellire aiuole e strade, che ordinariamente vengono ignorate perché quell’ignorare ordinario è lo specchio di quella classe dirigente. Dunque arriva Renzi, arriva con il treno, lui stesso diceva qualche giorno fa: ho un treno tutto mio e aggiungeva, da ragazzino non ho mai avuto trenini. Ecco il problema è forse tutto qui, nel non aver mai avuto trenini da piccolo e la visita a Madre Ester può essere di grande aiuto rispetto a tali enormi problemi, che necessariamente devono essere affrontati”.
Per il M5S “in una Regione in cui le imprese chiudono, la sanità è messa male, dove la neve d’inverno e il caldo d’estate diventano fatti straordinari, l’arrivo di Renzi, più che essere una novità politica, sembra essere la definitiva rappresentazione di una politica oramai priva di ogni senso, come i personaggi che la interpretano. Dunque ben venga Renzi, lui è un semplice segretario di partito, senza alcun ruolo istituzionale e vedere tante attenzioni, con dispendio di soldi pubblici, serve a capire meglio chi ci rappresenta, fermo restando, che in un paese libero, anche il voler capire è lasciato alla libertà di ciascuno”.