Centrali a biomasse: i sette interrogativi di Giovannelli (Federalberghi)

giovannelli_gmarcoAlba Adriatica. Anche il mondo turistico chiede lumi sulle progettualità in itinere per la realizzazione di centrali a biomasse.

Nel dibattito in atto sulla possibile nascita in Val Vibrata di centrali da energie rinnovabili (oltre al progetto di Colonnella, ora potrebbe seguire analogo iter quello che prevede una centrale a Villa Rosa) si inserisce anche Giammarco Giovannelli, presidente regionale di Federalberghi – Confcommercio, che pone delle riflessioni sulle possibili ripercussioni in ambito turistico. La posizione dell’associazione non è di preclusione verso quelle che rappresentano le nuove tecnologie in fatto di energie rinnovabili, anche viene chiesto agli enti territoriali un coinvolgimento degli stessi operatori turistici e commerciali. Nel ribadire le peculiarità del territorio e la vocazione turistica, settore trainante dell’economia, Federalberghi avanza alcuni quesiti, utili per sviscerare la tematica. Sette sono le domande. E’ possibile realizzare una centrale bio massa su un terreno che da sempre ha destinazione d’uso agricola? Quali e quante materie prime sono previste per l’alimentazione ed il funzionamento delle centrali in questione? Quale filiera verrà utilizzata? Quali saranno le fonti di approvvigionamento? Come verrà coordinato il traffico veicolare per il trasporto delle tonnellate di materie prime necessarie in zone che d’estate sono affollate di turisti? Quali mezzi saranno impiegati per il rifornimento delle materie prime? Quale sarà la previsione di incremento relativa all’emissione in atmosfera di CHO2 e di PM10?

 

“Domande che rivolgiamo a chiunque ha titolo nelle autorizzazioni e nella politica di programmazione del territorio” dice Giovannelli, “ Regione, Provincia, Unione dei Comuni della Val Vibrata nella speranza di ottenere risposte chiare e volte alla crescita del territorio e dell’Abruzzo intero, salvaguardando proprio quelle peculiarità descritte”.

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