Roseto, il mistero della balneabilità: la contro replica di D’Elpidio

raffaella_delpidioRoseto. “Il sindaco di Roseto dovrebbe essere la prima persona a voler sapere che cosa è accaduto al mare di Roseto tra il 7 e il 12 luglio”. È quanto ha dichiarato il consigliere comunale del Pd di Roseto Raffaella D’Elpidio, dopo la risposta del primo cittadino di Roseto Enio Pavone sull’inquinamento del mare rosetano avvenuto nel pieno della stagione balneare.

“Mi chiedo, e con me se lo chiedono molti cittadini, se tra il 7 e il 12 luglio le persone si sono fatte il bagno in un’acqua inquinata” ha proseguito D’Elpidio. “Pavone non ha risposto a nessun delle domande da me poste. Io non voglio che il mio sindaco dica che siccome ha fatto tutto secondo la legge allora tutto va bene. Non va tutto bene, perché un primo cittadino deve preoccuparsi anzitutto di sapere cosa è avvenuto realmente, ed eventualmente pretendere i dovuti chiarimenti da chi di dovere. Io voglio sapere se Pavone sapeva del guasto alla conduttura, perché se lo sapeva avrebbe dovuto immediatamente interdire per precauzione quel tratto di mare. Io ho chiesto di sapere cosa è avvenuto tra il 7 e il 12 luglio, cioè tra il momento in cui è avvenuto il guasto alla conduttura del Ruzzo e la comunicazione che il nostro mare era inquinato. Nessuno mi ha risposto se in quei sei giorni ci siamo fatti il bagno in un mare sporco. Di sicuro il divieto è arrivato quando il mare era già tornato pulito. Perche il sindaco non si pone le mie stesse domande? Non si preoccupa di sapere se gli enti preposti hanno fatto tutto secondo dovere? Perché il 7 luglio nessuno ha effettuato un controllo dell’acqua, posto che si era verificato un guasto? Le domande che io mi sto ponendo insieme a tante altre persone dovrebbe porsele prima di tutto il sindaco, che è il primo responsabile della salute pubblica della città, ed è grave che si risponda glissando con un’interpretazione formalistica dei suoi doveri. A Pavone non interessa sapere se i rosetani e i turisti si sono fatti il bagno in un mare sporco? Porteremo in consiglio un’interrogazione formale e ci attiveremo per un esposto in Procura per sapere come sono andate realmente le cose. Credo che Roseto meriti di sapere quanto avvenuto e che se responsabilità ci sono, che queste vengano a galla”.

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