“Come è possibile immaginare che l’Azienda volesse chiudere l’Unità Operativa Complessa di Oncologia ì, dopo averla inserita nelle Unità Operative Complesse previste nell’ambito del Dipartimento per le discipline mediche del nostro Atto Aziendale e dopo aver verificato positivamente e confermato l’incarico di direzione della stessa al Dott. Amedeo Pancotti?” chiede Antelli. Ed è lo stesso direttore sanitario a lanciare un invito “a documentarsi prima di sparlare ed invitando i cittadini tutti a farsi un’idea sulla vicenda e come la si è voluta strumentalizzare, creando un allarme sociale, per fini poco nobili”.
“Qua la si vuole buttare in caciara e io non ci sto” contro-replica Verrocchio. “Io so che non era prevista alcuna data per la riapertura delle degenze di Oncologia. Io so che i pazienti sono stati spostati in vari reparti dell’ospedale senza alcun criterio ben definito. Io so che Venturoni ha detto “neanche L’Aquila ha un reparto di Oncologia” (a casa mia si chiama mettere le mani avanti). Io so che a Teramo non c’è il Dipartimento di Oncologia che invece è previsto dal Piano sanitario regionale che è a tutti gli effetti una legge. Io so che i malati oncologici non hanno un percorso preferenziale per prenotare i loro esami. Questi sono fatti. Noi andiamo avanti con la nostra battaglia e la raccolta firme che ha vuto e sta avendo un grande successo. Mi sa che Antelli dovrebbe pensare di più a come ridurre le liste di attesa nella nostra provincia”.