Giulianova. Sul palazzo che non piace al sindaco Mastromauro, in procinto di essere edificato in via Gramsci, nel centro storico, prende posizione anche Il Cittadino Governante.
“L’osservazione del sindaco è condivisibile” si legge in una nota, “ visto che l’intervento, per la sua vicinanza al centro storico, inciderà sull’estetica di uno dei suoi ingressi”. Su questa tematica anche Italia Nostra ha fornito una chiave di lettura e di riflessione interessante sugli aspetti architettonici della zona. “ Quel che resta poco comprensibile” incalza l’associazione, “è il fatto che un sindaco, passeggiando come un comune cittadino lungo le vie della città che amministra ormai da anni, si sia scoperto sorpreso e contrariato per le caratteristiche di un edificio il cui progetto ha completato l’iter procedurale. Eppure alcune situazioni potevano essere prevenute. Come per esempio,
mettendo in campo specifiche competenze negli uffici comunali e nella commissione edilizia al fine di valutare negli interventi urbanistici la continuità di caratteri architettonici e gli equilibri di contesti anche e, soprattutto, nei singoli edifici che non rientrano nelle zone già normate e vincolate. Interpellando preventivamente La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Abruzzo affinché accertasse l’esistenza dell’interesse culturale per l’edificio (come accadde per la scuola Acquaviva). Ma ciò non è accaduto. Magari una maggiore attenzione avrebbe potuto evitare l’insorgere di un possibile contenzioso con conseguenti costi e situazioni di incertezza.
Infine ci chiediamo perché il sindaco non abbia fatto le stesse riflessioni qualche anno fa, quando come assessore ai lavori pubblici promosse la ristrutturazione di piazza Buozzi che ha deturpato irreversibilmente il cuore della Giulianova rinascimentale nonostante i tanti suggerimenti che all’epoca furono dati. Ci auguriamo, però, che questa tardiva svolta verso la qualità urbanistica ed architettonica sia definitiva. L’imminente passaggio sulla VAS per la Variante al PRG costituirà un buon banco di prova e così vedremo se è oro tutto quello che luccica”.