Tortoreto. Poca cultura del dialogo e la mancanza di proposte alternative con il poco spazio dedicato alle politiche giovanili. Sono spunti di riflessione che il gruppo politico Tortoreto Merita che verga su una nota, a margine dell’ultima seduta del consiglio comunale, dove tra le altre cose è stato licenziato il bilancio di previsione per l’anno in corso.
Un’analisi, quella del movimento che parte dalle dimissioni dell’assessore Federico Di Lorenzo (“dimissioni che sono state oggetto di strumentalizzazioni in consiglio comunale, da un lato per accusare dall’altro per giustificarsi”) con l’augurio di buon lavoro al nuovo consigliere Lilli Piacentini. Poi l’analisi diventa più circostanziata. “Ciò che più ci lascia sgomenti”, si legge ancora, “ al di là della carenza di cultura del dialogo, è la mancanza di emendamenti, di proposte alternative e l’esiguo spazio riservato alle politiche giovanili. Consapevoli del fatto che le nuove generazioni costituiscono il futuro del paese e in base ai suggerimenti avanzati da alcuni cittadini attraverso questionari distribuiti dall’associazione durante lo scorso 3 giugno, proponiamo l’apertura di uno sportello che fornisca un servizio gratuito di informazione e assistenza, la progettazione di una sala polifunzionale, l’organizzazione di iniziative ricreative e di Cineforum, in collaborazione con associazioni culturali presenti sul territorio, al fine di favorire il confronto e la riflessione su tematiche attuali di rilievo. Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia dell’inclusione nel bilancio della nostra proposta di riqualificazione del parco Caduti del mare”. Toccato anche il tema della tassazione comunale anche in ottica futura. “ Con l’entrata in vigore dal 2013 della tassa di soggiorno”, fa sapere Tortoreto Merita, “ auspichiamo venga impiegata adeguatamente per la promozione turistica di Tortoreto, per lo svolgimento di eventi che rendano il turista protagonista e per contribuire alla caratterizzazione del nostro borgo e del lido. È doveroso garantire a tutti la fruizione di un mare degno della Bandiera Blu e non trascurare i dati resi pubblici da Goletta Verde di Legambiente sulle condizioni del ”mare abruzzese” iniziando a ragionare da un punto di vista di “macro comuni” e non restare fossilizzati nel nostro piccolo recinto.”