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Basta immigrati: no allo Sprar. Striscioni di CasaPound in mezza provincia di Teramo

Numerosi striscioni recanti la scritta ‘Basta immigrazione, NO ALLO SPRAR’ sono stati affissi nella notte a Teramo, Giulianova, Martinsicuro, Villa Rosa, Alba Adriatica, Tortoreto, Sant’Egidio alla Vibrata, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Corropoli, Campli ed Ancarano per protestare contro l’adesione – già formalizzata come nel caso di Tortoreto o in corso di approvazione – di numerosi comuni della provincia al progetto SPRAR per l’accoglienza degli immigrati.

 

“Nonostante i cittadini abbiano ormai capito che l’Italia è oggetto di una vera e propria invasione  – dichiara in una nota Roberto Monardi, responsabile di CasaPound per la Provincia di Teramo – l’amministrazione  Comunale di Tortoreto ha aderito al progetto SPRAR (Servizi di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e vari Consiglieri di altri Comuni della Provincia di Teramo chiedono di fare altrettanto, anteponendo di fatto agli Italiani ed ai loro bisogni quelli dei rifugiati o presunti tali, poiché come dimostrano chiaramente le statistiche ufficiali il  riconoscimento di questo status  viene concesso in media solo al 20% dei richiedenti asilo compresi i permessi umanitari riconosciuti a chi non fugge da zone di guerra”.

 

“Quanto alle motivazioni addotte per promuovere l’adesione al progetto, l’infondatezza della tesi della limitazione degli arrivi di cui godrebbero i Comuni che aderiscono allo SPRAR è dimostrata dalle clausole che i Comuni stessi vanno a firmare, dove sono indicati come i primi per la ricezione di nuovi immigrati in mancanza di sedi idonee per l’accoglienza in altri Comuni od in caso di superamento di un determinato numero di sbarchi”.

 

“In più, nei percorsi di integrazione che vengono richiesti dal bando degli Sprar – prosegue Monardi – è previsto l’impiego degli immigrati in lavori socialmente utili, a dispetto dei tanti italiani disoccupati che potrebbero essere impiegati per le medesime mansioni”.