IL TESTO INTEGRALE:
“Ill.mo Presidente, non rimane che appellarmi a Lei, con questa lettera aperta, sono mesi ormai che siamo in emergenza idrica, un problema ormai ricorrente da anni al quale non si riesce a porre rimedio. Serve a poco ricordarle che la problematica non è dovuta sola alla siccità acclarata in questi ultimi giorni, infatti siamo in emergenza idrica già dal mese di Giugno. Inutile sottolineare la dispersione di acqua dovuta a reti obsoleti, o ad investimenti operate dall’ACA ad esempio per impianto ad osmosi inversa, costata agli utenti circa 500.000,00 euro, e mai messo in funzione, e non si riesce a capire se per scelta scellerata da parte della stessa o per l’apparato burocratico che deve autorizzare la messa in funzione dell’impianto, impantanato nei meandri di leggi e leggine poco chiare in materia, dove nessuno ha il coraggio di assumersi responsabilità. Quelle responsabilità che i sindaci, come Lei ben sa, si assumono quotidianamente, rischiando personalmente nell’interesse dei cittadini. Non so più cosa rispondere ai cittadini e ai turisti, che hanno la sola responsabilità di pagare per servizi non resi, e di doversi fare la doccia con acqua minerale, se non dire con grande imbarazzo di vergognarmi, di appartenere ad una regione che punta sul territorio e sul turismo, e che nonostante sia ricca di sorgenti e di acque eccellenti non riesce a garantite con appropriati investimenti un servizio di primaria importanza.
Confidando nella sua sensibilità e nella sua intelligenza, la prego voler intervenire ed interessarsi per porre fine a una sciagura che non dipende solo dalla natura, a mio avviso madre e non matrigna, ma dall’operato degli uomini quasi sempre patrigni”.