Giulianova. Il Gruppo consiliare e l’Associazione di costume politico “Linea Retta” si sono interrogati, in un incontro, sulla questione “sicurezza”, affrontando la tematica dei migranti e dei richiedenti asilo sia in termine di legalità sia in ambito sanitario.
“Ci siamo resi conto – spiega l’associazione – come gli effetti dell’immigrazione verso le coste italiane, anche con la presenza di seducenti richiedenti asilo, non subiscano il controllo sanitario necessario a garantire la popolazione, esposta al rischio di contrarre malattie ormai debellate in Italia. Il mancato controllo delle condizioni sanitarie, e delle eventuali vaccinazioni dei richiedenti asilo, significa introdurre nuovamente nel territorio quei virus dai quali gli italiani, in larga parte, non sono protetti. Uno di questi potrebbe essere il vaiolo, seguito dal morbillo e, a volte, dalla malaria ed è singolare che il Ministero della Salute suggerisca calorosamente a tutti i bambini il vaccino contro la meningite. Per questo ci siamo chiesti se le città/paesi, che hanno deciso od ai quali è stato ordinato di ospitare i richiedenti asilo, avessero previsto le vaccinazioni obbligatorie”.
Linea Retta lancia dunque un appello a sindaci e prefetti per “imporre tali misure proprio in ragione della loro funzione di Ufficiali di Governo, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Proprio in tal senso si esprime la normativa che descrive le funzioni attribuite al Sindaco, conferendogli, ove non sia intervenuto il Prefetto, il potere di adottare ordinanze contingibili ed urgenti in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni pregiudizievoli, in particolare per tutelare i cittadini da gravi pericoli che minaccino l’incolumità della popolazione. Non ci risultano ordinanze prefettizie o sindacali che impongano verifiche sanitarie in capo ai richiedenti asilo; per l’effetto, chiediamo l’assunzione di un impegno coordinato in tal senso, anche sensibilizzando i Sindaci dei Comuni vicini al nostro”.
Per l’associazione di cultura politica giuliese “on è concepibile che siano state rese obbligatorie alcune vaccinazioni e non si sia posto argine al problema correlato ai migranti, portatori di malattie non coperte dai nostri vaccini”.