Teramo, il sindaco Brucchi rassicura: “Rimandate i vostri figli a scuola”

Ricominciare un nuovo anno scolastico con la massima serenità. E’ questo l’auspicio che in sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha voluto lanciare questa mattina al termine della Commissione congiunta Lavori Pubblici e Istruzione nella quale si attendevano anche i nuovi dati relativi agli approfondimenti LC3 sulla vulnerabilità delle sei scuole con indici inferiori allo 0,2 che non sono arrivati.

Il primo cittadino ha presentato la programmazione delle scuole sottolineando come l’amministrazione abbia già messo in cantiere 1500 nuovi posti alunno su 4500 in totale che tra un anno circa potranno contare su nuovi edifici. E ha rinnovato il suo invito a quei genitori che hanno già annunciato di non voler rimandare i propri figli a scuola a ripensarci, “perché è importante per i ragazzi crescere e studiare insieme”.

Ma non tutti sono apparsi soddisfatti dalle risposte avute oggi anche dai tecnici presenti in Commissione definite da alcuni ancora “lacunose e poco chiare”. Innanzi tutto non è sceso giù il fatto che non ci siano ancora i risultati degli approfondimenti per le sei scuole incriminate che devono ancora essere validate dal Cnr. E’ stato spiegato, inoltre, che la chiusura della scuola Fornaci-Cona è stata presa anche a causa della qualità insoddisfacente dei materiali usati, mentre sul “miracolo San Giorgio”, sulla quale era stato consigliato l’abbattimento e la ricostruzione ma magicamente riaperta per l’11 settembre, senza alcun lavoro, è stato detto che nella valutazione dei tecnici è emersa solo una migliore economicità della ricostruzione completa rispetto ad un possibile miglioramento.

E alle domande più stringenti poste dai consiglieri Maria Cristina Marroni, Gianguido D’Alberto e Gianluca Pomante è stato risposto che le nuove analisi avranno risultati migliori, oltre alla conferma che i soli indici non sono dei parametri decisivi per influenzare l’apertura o la chiusura delle scuole.

Ribadite poi le critiche riguardanti la programmazione incoerente del sindaco, visto che le decisioni sarebbero state prese in piena autonomia, che ha scelto di posizionare i musp alla D’Alessandro, bloccando di fatto per 30 anni quel sito che, invece, avrebbe potuto ospitare un nuovo polo come era stato già proposto in passato.

Un’ultima considerazione ha riguardato la presenza silenziosa e breve dei due assessori di riferimento, Dodo Di Sabatino per la ricostruzione e Caterina Provvisiero per l’Istruzione, che non dissipa i dubbi sulla possibile permanenza del sindaco fino alla fine del mandato. Ma il 15 settembre è ormai vicino.

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