L’impianto prevederebbe due fasi produttive: fermentazione di prodotti (mais e/o scarti di altre produzione) e combustione di gas prodotto. “La fermentazione potrà generare miasmi? La combustione potrà produrre polveri sottili?” chiede il Pd, precisando che “sono quesiti a cui è doveroso dare una risposta, considerando che nel caso della Saig di Giulianova, si sono avute emissioni di polveri sottili, quindi il caso merita tutti gli approfondimenti dal punto di vista ambientale. L’Arta e la Asl, infatti, ancora non danno parere favorevole”.
I terreni di proprietà della Curia di Teramo sono stati acquistati alla a Ngr Bio 3 srl ad un prezzo di 500mila euro e si prevedono oltre 5milioni di investimento. Il progetto avrebbe già avuto parere positivo dalla Provincia di Teramo, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Sopraintendenza dei Beni Ambientali.. Mentre la Regione con una delibera avrebbe delegato per le varie autorizzazioni il Comune di Roseto.
“Agli enti che hanno dato parere favorevole, è stato fatto notare chiaramente la distanza di poche centinaia di metri dal centro storico di Montepagano? Perché pochi mesi fa, la Provincia di Teramo ha dato parere negativo alla costruzione di un impianto simile (pratica Rolli Spa), nonostante sarebbe stato installato lontano dal centro abitato?” Altre due domande del Pd che ravvisa “una grave e completa mancanza di informazione da parte della giunta Pavone”.
Per colmare questa grave lacuna, gli esponenti del Partito Democratico rosetano incontreranno i cittadini di Montepagano e delle zone limitrofe, già dalla prossima settimana, con lo scopo di far luce sull’intera vicenda, rispondendo così ai diversi quesiti legati ai rischi dell’impatto ambientale e alla tutela della salute dei cittadini.
Sulla vicenda, oggi, abbiamo ricevuto una precisazione da parte della società Ngr Bio 3 Srl che precisa “che la costruzione di un impianto a biogas nel territorio del Comune di Roseto degli Abruzzi non rientra nei piani aziendali”.