Teramo. Finalmente si comincia a parlare di Università. Certo, per il momento restano solo parole ma, per dirla con le parole di Monia Flammini, coordinatrice dell’Udu Teramo, “almeno è qualcosa: da niente, un piccolo passo avanti è stato fatto”. Dirsi soddisfatti è un eccesso, sicuramente, ma può essere un buon inizio.
Al termine del tavolo di confronto convocato dal sindaco Maurizio Brucchi, Flammini vuole rimanere con i piedi per terra e andarci molto cauta. “Tutti i problemi sono stati messi sul piatto” ha commentato. “Certo, il rettore ha riproposto i suoi dati sulle iscrizioni, come se il punto fosse questo. In realtà i problemi di fondo sono altri ed è su questo che si deve puntare l’attenzione”. In generale, le basi sono state buttate, anche se ad oggi manca ancora vera e propria strategia. “Abbiamo chiesto una maggiore sinergia tra le istituzioni” ha detto ancora la coordinatrice Udu “e soprattutto abbiamo chiesto che questo tavolo non si riunisca una tantum, ma diventi un vero e proprio percorso, affinché i problemi si risolvano nel concreto”.
Oltre ai rappresentanti delle associazioni studentesche ed al primo cittadino, erano presenti il rettore Rita Tranquilli Leali, il segretario regionale Enrico Mazzarelli, l’assessore provinciale Vincenzo Falasca, il presidente dell’Adsu Nicola Aprile ed una rappresentanza di consiglieri comunali, Siriano Cordoni (Idv) in primis.
Il prossimo appuntamento è stato fissato per la metà di luglio, ma intanto qualche idea è stata buttata giù.
A proposito della mancanza di spazi per lo studio, infatti, il sindaco Brucchi ha parlato di una possibile convenzione con l’Arca e di una sala dell’Ipogeo da riservare agli studenti. Solo un’ipotesi, certo, ma almeno è una base da cui partire e sulla quale lavorare.
E, sempre a proposito di Università, domani, alle ore 16, nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza, in una speciale seduta di laurea, saranno consegnate sei lauree alla memoria di altrettanti studenti della Facoltà di Giurisprudenza scomparsi prematuramente.
Si tratta di Eleonora Cialone de L’Aquila, Paola Ciapanna di Pescara, Alessandra Cora e Francesca Olivieri, entrambe vittime del terremoto de L’Aquila, Andrea Reitano di Sulmona e Angelo Rosati de L’Aquila.
A consegnare le pergamene ai familiari dei giovani studenti, scomparsi tra il 2008 e il 2011, sarà una Commissione presieduta dal rettore dell’Università di Teramo Rita Tranquilli Leali e composta dal preside della Facoltà di Giurisprudenza Floriana Cursi e dai docenti Mario Fiorillo, Piero Sandulli, Giovanni D’Attoma, Lorena Ambrosini, Tiziana Di Iorio, Massimiliano Mezzanotte e Simona D’Antonio.