Atri, caos in Consiglio: la maggioranza traballa, il Pd perde tre consiglieri

atri_comuneAtri. Un consiglio comunale ricco di sorprese quello che si è riunito questo pomeriggio ad Atri. L’assise era stata convocata per discutere importanti punti all’ordine del giorno, primo tra tutti il Bilancio 2011. Ma anche le aliquote Imu e alcune modifiche al regolamento del Consiglio.

Una discussione durata solo qualche minuto, insomma, il tempo dell’appello, quanto basta per capire che i conti non tornavano: tra i banchi della maggioranza, pesava la visuale di quattro assenti “eccellenti”, come Davide Di Giacinto, Angela De Lauretis, Alfonso Di Basilico e Maurizio Di Quirico.

L’opposizione non ci sta, abbandona l’aula e…seduta rinviata in seconda convocazione a lunedì.

Tutte qui le sorprese? Certo che no. Se la maggioranza non ride, sul fronte opposto, quello della minoranza, non c’è mica da star molto allegri. Il Partito Democratico, infatti, ha perso tre pezzi da novanta come Gabriella Liberatore, Domenico Pelusi e Giuseppe Forcella, che hanno annunciato la loro autosospensione dal partito. I motivi sono tutti contenuti nella nota letta in Consiglio Comunale, che riportiamo di seguito.

Signor Sindaco , colleghi consiglieri

È difficile nascondere l’amarezza che accompagna le riflessioni seguenti. Le riflessioni nascono dentro di noi per innumerevoli ragioni, ma senza dubbio a generarle c’è sempre un disagio , l’avvertire una divaricazione tra le proprie idee, non nel senso astratto del termine, e la realtà che si vive, e, soprattutto, le persone che di una determinata realtà fanno parte. Allora il disagio si trasforma in decisione, la decisione in scelta, la scelta in riappropriazione della propria libertà di scegliere,che è anche un atto di coraggio. Sì,il coraggio di rompere il muro delle ambiguità, del silenzio e di un disagio politico che non può più essere taciuto.

I sottoscritti Consiglieri Comunali, Gabriella Liberatore, Giuseppe Forcella e Domenico Pelusi sono stati eletti nelle amministrative del 2008 . Fondatori del PD, promotori ed organizzatori delle primarie del 2007 e regolarmente iscritti. Anni difficili per la vita del Partito, soprattutto in Abruzzo, travolto dall’ondata giudiziaria che modificò il quadro politico regionale.

Ma , pur senza celare le difficoltà e gli imbarazzi, siamo andati avanti.

Sin dall’insediamento del Consiglio Comunale dell’attuale legislatura la nostra azione è stata attiva, costante e puntuale, particolarmente intensa in alcune tematiche che abbiamo ritenuto e riteniamo strategiche per il futuro della Città.

Nel Dicembre del 2010 il circolo locale del PD ha celebrato il congresso al quale i sottoscritti, unitamente ad un congruo numero di iscritti, non parteciparono,in evidente disaccordo con l’ispirazione di fondo .

Ne rispettammo, comunque ,gli esiti che determinarono un nuovo segretario,un nuovo gruppo dirigente ed un nuovo coordinamento, del quale, in qualità di consiglieri comunali, siamo componenti di diritto.

Dopo una prima fase di attività, legata soprattutto alla organizzazione interna , abbiamo registrato una sempre più tendenza alla restrizione dei momenti decisionali , tanto da non conoscere oggi la reale composizione della segreteria, né ricordare l’ultima occasione in cui iscritti e coordinamento siano stati chiamati per qualsivoglia decisione da assumere,o, semplicemente, per “fare politica “.

Pian piano e’ venuta a determinarsi una situazione paradossale, a meno che non risponda ad una precisa strategia : il gruppo consiliare ,o meglio, le maggior parte di esso, capogruppo compreso , e’ di fatti trattato come un corpo estraneo.

Ad un anno dalle elezioni amministrative , preoccupati non già per le sorti personali, abbiamo esternato formalmente le nostre riflessioni, indicando possibili soluzioni alla evidente situazione di stallo e difficoltà , al Segretario Provinciale Robert Verrocchio, al Segretario Regionale Silvio Paolucci .

Abbiamo atteso una reazione o, semplicemente, una manifestazione di volontà di capire . Invano.

Il silenzio sembra essere la sola risposta .

Prima ancora di essere iscritti ad un partito, prima di essere consiglieri comunali , siamo donne e uomini . Tutto può essere trattabile, tutto può essere negoziabile : ma non la dignità .

Annunciamo , pertanto,l’autosospensione dal Pd e la costituzione, nel prossimo Consiglio Comunale, di un nuovo gruppo consiliare.

 

Una giornata destinata a creare non pochi strascichi nella cittadina ducale. La scossa è stata data. Ora si attendono solo le reazioni.

 

Marina Serra


 

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