E il presente vede confluire nel Teramano 25milioni di euro, 5 stanziati dal Governo Monti, 20 derivanti dai vecchi fondi Fas 2000/2006.
“Sono fiero di essere a Teramo per dare notizie come questa” ha commentato Chiodi “soprattutto perché non abbiamo aumentato le accise, come hanno fatto le Marche, ad esempio. L’Abruzzo è la prima regione italiana a ricevere i Fas, speriamo possano produrre nuovo dinamismo, fermo restando che la crisi non rallenta e non rallenterà. Ormai i paradigmi sono saltati tutti e nulla sarà più uguale a prima”. E rispetto al premier Monti commenta: “Credevo in lui, ma ora comincio a preoccuparmi. Il debito può essere ridotto, l’abbiamo visto in Abruzzo, ma Monti su questo è carente. Nell’ultima conferenza Stato-Regioni, per la prima volta abbiamo abbandonato il tavolo, perché non abbiamo trovato risposte, solo smarrimento (l’argomento di discussione erano i danni provocati dalle intense nevicate). Due sono le cose: o sono nel pallone o la situazione è più grave di come ce la raccontano. Per quanto riguarda l’alluvione, credo che dovremo contare solo su queste risorse: non ci saranno altri stanziamenti da parte dello Stato”.
Cominciamo da qui allora. Dei 25milioni di euro a disposizione, 13milioni 538mila serviranno per coprire le somme urgenze sostenute dai Comuni. Chi si occuperà della loro gestione “super partes”? Il presidente della Provincia Valter Catarra che, come disposto dall’ordinanza firmata dal Capo del dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, è stato nominato Commissario Straordinario. “Al mio fianco” aggiunge lo stesso Catarra “ci sarà Enrico Mazzarelli: a lui la nomina di commissario vicario”. Il prossimo passo sarà la redazione del piano delle opere, che sarà pronto, come previsto dall’ordinanza, entro 45 giorno. Al vaglio del Ministero, tuttavia, c’è già una prima bozza.
A partire da oggi, dunque, ci sono tutte le carte in regola per passare dalle parole ai fatti. Basterà? Forse no. Ci sarà da lavorare tanto e le spese non saranno risarcite completamente. Ma è un passo avanti. Nell’ipotesi più ottimistica.
Marina Serra