Pur rilevando che l’atto adottato “non abbia minimamente apportato modifiche alla macrostruttura e alle relative articolazioni né all’organigramma e al funzionigramma dell’ente, visto che si è limitato a correggere meri errori materiali e a rilevare variazioni di fatto” e che non rientri “fra le fattispecie dell’articolo 6 comma 1 del Decreto legislativo 150/2011 (materie soggette a consultazione sindacale), la Giunta, nell’ottica “di mantenere e assicurare la massima considerazione delle opinioni presentate dagli organismi sindacali”, ha deciso di revocare l’atto adottato il 18 maggio e di procedere alla consultazione così come richiesto dalle organizzazioni sindacali.
L’aggiornamento del “progetto di riorganizzazione e dotazione organica” riguarda la correzione di meri errori materiali, l’inserimento nel quadro riepilogativo della dotazione organica dei posti riservati ai dirigenti (posti già evidenziati e presenti nel Progetto di riorganizzazione ma non riportati nel quadro riepilogativo: 7 dirigenti in organico 10 necessari), l’inserimento nella dotazione organica “necessaria” anche di quattro dipendenti in categoria A (e questo perché alla luce degli obblighi della legge 183 del 12 novembre 2011, quindi successivamente all’approvazione del progetto di riorganizzazione, se non inseriti nella dotazione fra i “necessari” sarebbero considerati in eccedenza e quindi, licenziabili), la ricognizione della situazione di fatto in seguito alle redistribuzioni interne effettuate con disposizioni di servizio da parte dei Dirigenti; l’eliminazione di una posizione organizzativa di Alta professionalità con decorrenza da luglio 2012 perché a quella data cessano i presupposti organizzativi che l’avevano generata.