Teramo. “Rifare l’Italia, rinnovare il Pd”. È questo il titolo dell’incontro in programma per domani, a Teramo, nella sala convegni dell’Hotel Abruzzi, alle ore 17.30. L’iniziativa, coordinata dal segretario comunale Alberto Melarangelo, vedrà la partecipazione di Andrea Orlando, responsabile nazionale giustizia del Pd, Matteo Orfini, responsabile nazionale Cultura Pd, Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia. Previsti, inoltre, gli interventi di Robert Verrocchio e Silvio Paolucci, rispettivamente segretario provinciale e regionale del Pd, e di Michele Fina e Francesco Verducci del Dipartimento Nazionale Cultura del partito.
“Rifare l’Italia” è un’iniziativa di carattere nazionale che mette assieme dirigenti e amministratori che fanno riferimento al Partito Democratico, il cui elemento accomunante è anche e soprattutto quello di appartenere alla stessa generazione. Una generazione, in larga misura quella dei trenta/quarantenni, che ha alle spalle anni d’impegno, partecipazione e esperienza e che per questo, in un frangente così delicato, sente forte la responsabilità sulle prospettive del Paese e, quindi, la necessità di confrontarsi, costruire una rete di idee e proposte, per un progetto praticabile rivolto ad un futuro democratico e di crescita.
“Rifare l’Italia” si legge nella nota, “dopo il primo appuntamento nazionale a Pesaro, e gli incontri nelle Marche, in Umbria, in Campania e in Lombardia, ha scelto Teramo come tappa abruzzese, perché questa città è quella che in Abruzzo più di ogni altra subisce la prepotenza e l’arroccamento di una politica fatta solo di slogan, bugie e promesse non mantenute. A Teramo ci ritroveremo e dimostreremo che una generazione è pronta a fare la propria parte per la costruzione di un programma per il Paese e per la nostra Regione, in forte discontinuità con le ricette di governo che ci hanno condotto nel profondo dell’attuale crisi. A Teramo parleremo del Pd e del suo rinnovamento e sosterremo la necessità di una riforma dei partiti, di una più forte presenza politica nel territorio, di un più netto profilo etico per la classe dirigente del futuro”.