Il guanto di sfida è lanciato. Con la nota del consigliere comunale arancione Gianluca Pomante, nonché coordinatore regionale di Abruzzo Civico, la battaglia per la nuova leadership provinciale tra gli onorevoli Giulio Sottanelli e Tommaso Ginoble è ufficialmente cominciata.
Ed è affidata alle considerazioni di Pomante, che sottolinea la netta sconfitta del Pd alle scorse amministrative a Tortoreto e Martinsicuro causata dal mancato accordo con Abruzzo Civico, la valutazione politica di un momento che di certo non è tra i migliori vissuti dal Pd viste le lacerazioni interne che stanno emergendo in queste ultime settimane.
Sarebbe stato, dunque, un “clamoroso errore di valutazione”, quello nel quale il Partito Democratico teramano sarebbe incappato, a partire da quel “disconosciuto accordo di Roseto” che avrebbe dato il la agli attriti con Scelta Civica. E punta il dito contro Maurizio Verna, Gabriele Minosse e Tommaso Ginoble, Pomante che indica nei tre i veri artefici di questa situazione. Il primo per aver sollevato il caso Mario Nugnes alla vice presidenza della Provincia “che in breve tempo ha dimostrato di meritare più di ogni altro quella carica”, il secondo per aver fatto saltare 3 incontri organizzati dal presidente della Provincia di Teramo per cercare un accorso tra i due gruppo e il terzo per non aver voluto ricomporre “il dissidio e correre insieme alle amministrative dell’11 giugno”.
“Attendo l’onorevole Ginoble”, scrive Pomante nella nota, “per un confronto pubblico sui suoi mandati elettorali, sulla sua attività istituzionale, sulla sua attività politica ed in particolare sulle attività svolte per Teramo e provincia, non ultima la gestione del Ruzzo tramite i suoi rappresentanti. Come cittadino, ritengo di avere il diritto di sapere cosa fa, visto che anche io pago il suo lauto compenso, con le mie tasse. Purtroppo sono altrettanto certo che non avrà il coraggio di sottoporsi a tale confronto, che determinerebbe la definitiva consacrazione della sua politica fallimentare. Non a caso nella classifica stilata annualmente da Openpolis, il parlamentare rosetano è considerato tra i più improduttivi, risultando 593° in classifica sul totale di 630. I suoi colleghi teramani sono piazzati decisamente meglio, nella parte alta della classifica. Non aveva brillato neppure nella precedente legislatura (467° su 630) ma la caduta libera attuale è evidente”.
Verna replica a Pomante: “Non potete essere alleati solo dove vi conviene”
“Adesso credo che tutti abbiano capito perchè il consigliere comunale Gianluca Pomante non sia presente alla maggiorparte dei consigli comunali: passa il proprio tempo a scrivere farneticanti comunicati.
Farneticanti perchè il sottoscritto ha sperato fino in fondo che si formasse una coalizione ampia a sostegno dei nostri candidati sindaci, ha sperato fino in fondo che l’accordo, o come vogliamo chiamarlo, fatto dal Presidente della Provincia quattro mesi fa desse i suoi frutti, elencati ai consiglieri provinciali nell’addolcimento di Abruzzo Civico a Roseto e con le primarie a Tortoreto e Martinsicuro. Quello che è successo a Roseto è sotto gli occhi di tutti e nessuno ha raccolto l’invito del PD di fare le primarie di coalizione Tortoreto ed a Martinsicuro. Abruzzo Civico ha preferito fare altre strade come è giusto che una formazione politica faccia. Gianluca Pomante farnetica soprattutto perchè cerca di tirarmi dentro questa storia solo perchè sono stato il primo a porre dubbi circa l’accordo fatto con il Presidente della Provincia, perchè ho posto un problema politico tutto interno al PD, dove lo stesso Presidente, in piena solitudine, ha fatto delle scelte di cui oggi si deve assumere le sue responsabilità e trarne le dovute conclusioni. Ho sempre rispettato Abruzzo Civico come possibile alleato, ma questo non è possibile farlo solo dove conviene a loro.
Maurizio Verna , Consigliere Provinciale”