“L’associazione si appella ai privati e ad altre catene di supermercati poiché quattordici persone, oggi dipendenti del supermercato, si ritroveranno senza un lavoro a partire da metà luglio 2012 – afferma il Vice Presidente Stefano Tini. Ciò avverrà per indifferenza da parte della multinazionale. Queste persone si ritroveranno senza una garanzia per il domani, senza certezze per il futuro. Togliere il lavoro ad un essere umano non è semplicemente chiudere un contratto, vuol dire escludere un soggetto dalla propria comunità, renderlo inutile. Sebbene finora questi lavoratori siano stati trattati come numeri, noi ci auguriamo che la loro situazione venga seriamente presa in considerazione al fine di trovare una soluzione concreta. Auspichiamo che non si giunga, invece, a gesti estremi come sempre più spesso accade.”