Giulianova. Mastromauro prepara la nuova Giunta e l’Idv si tira fuori dalla maggioranza. Saltati Simone Conte e Berardo D’Antonio, i nuovi assessori dovrebbe essere il commercialista Loreto detto Loris Vanni (al bilancio) e l’architetto Emilio De Flaviis.
Nel frattempo l’Italia dei Valori “preoccupata dall’aggravarsi della crisi politica della Giunta Mastromauro, già in passato oggetto della propria, inascoltata critica costruttiva soprattutto in alcuni settori dell’azione di governo (Ambiente, Urbanistica, Bilancio, Sensibilità sociale) su alcuni dei quali si è abbattuto lo sguardo della Magistratura, dopo una accurata, attenta e approfondita valutazione dell’orientamento politico da assumere per il Bene della città, l’esclusivo interesse della collettività e la messa in sicurezza dei cittadini nelle loro legittime aspettative umane e sociali, ha deliberato di chiedere ai dirigenti del Partito, regionale e provinciale, di togliere, senza ulteriore indugio, l’appoggio all’attuale maggioranza modificata rispetto all’assetto iniziale, incapace di mantenere le promesse del programma, superficiale e non sempre dotata delle adeguate competenze nella gestione della Cosa Pubblica”. Il circolo giuliese, in una nota a firma del segretario Eden Cibej, sfiducia anche i due rappresentanti in Comune: “il consigliere Luigi Ragni e l’assessore Nadia Ranalli, che hanno sempre agito e votato in modo del tutto autonomo, ignorando la volontà politica del Coordinamento cittadino, per ovvie ragioni più coinvolto negli interessi della Città rispetto ai superiori livelli statutari, ai quali i suddetti affermano di aver fatto riferimento per giustificare le loro decisioni condannate dal giudizio popolare”.
L’IdV giuliese chiede “una squadra di governo nuova al suo interno in grado di rimuovere la sfiducia della gente e di ricostruire reali, non propagandistiche forme di collaborazione e di controllo, che garantiscano in modo concreto, non retorico, valori essenziali come la legalità e la trasparenza nella amministrazione degli interessi della collettività con tutti gli atti a disposizione dei cittadini e non solo degli addetti ai lavori”. Ma Cibej e l’intero coordinamento nel caso in cui una differente valutazione politica suggerisse agli organi superiori del Partito (regionale e provinciale) soluzioni diverse rispetto a quella richiesta dal Coordinamento cittadino, è pronta a lasciare, “chiudendo – conclude la nota – così una bella pagina di democrazia regalata alla città il 23 luglio 2011 con il primo congresso cittadino dell’Italia dei Valori”.