Una rinnovata richiesta per l’accertamento puntuale delle responsabilità dei ritardi dei lavori lungo Corso San Giorgio. E’ quello che chiede il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Teramo, Gianguido D’Alberto, “perché qualcuno dovrà pagare per quello che sta accadendo”.
Per il consigliere di opposizione, infatti, che ricorda come questo eccessivo prolungamento dei tempi di una delle opere pubbliche più importanti nel cuore della città abbia già mietuto vittime dal punto di vista commerciale con la chiusura di diverse attività e la messa in ginocchio delle altre, questa vicenda testimonia la totale superficialità dell’amministrazione teramana.
“Abbiamo già chiesto di inserire questo argomento nella prossima Commissione di garanzia”, dice D’Alberto, “perché vogliamo che la questione lavori sul Corso sia oggetto di analisi e approfondimento per tutelare non solo i commercianti, che giustamente stanno rappresentando tutte le criticità di questo intervento, ma l’immagine della città tutta”.
Per il capogruppo del Pd, inoltre, è gravissimo il fatto che non ci sia stata ancora alcuna risposta in relazione alla rimodulazione del crono-programma dei lavori.
“E’ inaccettabile”, prosegue D’Alberto, “che questa amministrazione non sia in grado di imporre al direttore dei lavori e alla ditta la ridefinizione di un crono-programma che è un presupposto per poi capire il termine degli interventi. Così come solo oggi ci si stia attivando per i gravi ritardi accumulati, nonostante tutte le promesse fatte che sono state puntualmente sconfessate, accorgendosi dell’indisponibilità del materiale della pavimentazione e delle modalità di utilizzo del personale operaio da parte dell’impresa”.
Quello che il Pd teme, infatti, è che alla fine si possa arrivare ad una compensazione delle responsabilità, dove gli errori commessi dall’amministrazione finiscano con l’annullare con le inadempienze della ditta, restando, dunque, senza un colpevole che paghi. Senza dimenticare la questione indennizzi, presa in considerazione ma non ancora affrontata concretamente finora, che spettano di diritto ai commercianti per il ritardo nell’esecuzione dei lavori.