Pineto. “Nel Consiglio comunale di venerdì scorso si è registrata una delle pagine più negative per la democrazia della nostra città”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri di opposizione Luca Di Pietrantonio, Gianni Assogna ed Antonello Savini del Gruppo consiliare civico Impegno è Sviluppo, precisando che “la maggioranza con giustificazioni risibili e mistificatorie è giunta a rigettare la mozione del nostro gruppo consiliare con cui, in relazione all’emergenza idrica del 9 maggio scorso, chiedevamo di procedere alle analisi chimiche e microbiologiche delle acque cittadine, acquisire tutti i documenti dagli Enti coinvolti nella vicenda (in particolare ASL di Teramo, ARTA e Ruzzo Reti) ed informare debitamente i cittadini sull’utilizzo o meno dell’acqua per fini potabili”.
“Purtroppo, sindaco e resto della maggioranza – tuona Di Pietrantonio – hanno perso un’altra occasione per evitare una pessima figura, giungendo a riferire di aver commissionato le analisi (con prelievi eseguiti in data 11 maggio e risultati ottenuti in data 16 maggio), che le stesse evidenziavano la piena potabilità dell’acqua, in conformità con quelle predisposte da Ruzzo, ARTA e ASL, ma di non averne resi noti gli esiti per evitare di ingenerare confusione e caos tra i cittadini. Tale posizione – prosegue Di Pietrantonio– è perfettamente in linea con lo stato confusionale e di assoluta improvvisazione del sindaco e dell’intera giunta, che pur di non avallare una proposta della minoranza e di non porsi in minimo contrasto con i vertici regionali (e padronali) del PD hanno omesso di effettuare qualsivoglia comunicazione ai cittadini, preferendo che questi ultimi restassero (come del resto ancora oggi) in un limbo di incertezza e preoccupazione sull’utilizzo o meno dell’acqua per fini alimentari”.
“Il momento più esilarante, in ogni caso,- prosegue Assogna – vi è stato quando il sindaco incalzato sulla nostra richiesta, già inoltrata in data 9 maggio a mezzo PEC, non ha saputo far altro che riferire che la detta comunicazione gli era sfuggita e che, dopo ben 20 giorni dalla stessa, non era a conoscenza che il nostro gruppo consiliare avesse, ufficialmente, richiesto l’intervento del Comune a tutela dei nostri concittadini.
Se ciò fosse vero, sarebbe ancor più grave! Infatti, se il sindaco, dopo 20 giorni dalla ricezione, non è stato posto a conoscenza di una richiesta ufficiale di tre consiglieri comunali (peraltro, su questione nodale come quella della salute pubblica), la situazione sarebbe ancor più preoccupante, poiché evocherebbe, oltre ad una mancanza di autorevolezza, anche un’evidente approssimazione sulla gestione ed
organizzazione degli uffici comunali”.
“Ancora una volta, – concludono Di Pietrantonio, Assogna e Savini – l’attuale maggioranza ha mostrato un totale disinteresse per le istanze dei cittadini di Pineto ed ha manifestato tutta la propria avversione nei confronti delle minoranze consiliari, che per l’ennesima volta si son trovate dinanzi a governanti incapaci di decidere, arroganti e privi di ogni autorevolezza, la cui unica aspirazione è quella di mantenere
sine die la propria calda poltrona. Ovviamente acquisiremo tutti gli atti ed i documenti di questa vicenda ed insistiamo, sin d’ora, affinché l’amministrazione comunale, ogni due o tre mesi, proceda a far analizzare le acque comunali, al fine di monitorare l’evolversi della situazione e tutelare, finalmente, la salute e le aspettative dei nostri concittadini”.