“Destano meraviglia le affermazioni di noti esponenti del Pd provinciale con riferimento alla nascita del laboratorio di progettualità politica denominato ‘Per il Pd’, che ha l’unico obiettivo di elaborare indirizzi politici per la risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano il territorio”.
Non si lascia attendere la replica alla risposta di ieri del segretario provinciale teramano del Pd, Gabriele Minosse che aveva “tirato le orecchie” a quella parte del partito che, in maniera del tutto autonoma, aveva presentato un manifesto per promuovere l’ampliamento e il rinnovamento del gruppo dirigente.
“Nessuno deve sentirsi delegittimato o sfidato”, si legge, infatti, nella nota, “la nascita del gruppo deve essere vista come l’espressione del bisogno di un luogo in cui, nel rispetto dei principi democratici e di partecipazione, si condividano le scelte, si selezioni la classe dirigente, si discutano le alleanze e le strategie; il tentativo di far nascere un partito che torni ad essere Comunità Plurale, che viva e si nutra del confronto delle idee e delle diverse visioni. L’essere diversi, nella nostra idea di Partito, non può e non deve in alcun modo essere oggetto di denigrazione e di ghettizzazione, ma motivo di arricchimento, da ricercare e da vivere con entusiasmo”.
Si scaldano, dunque i motori per quella che si preannuncia una agguerrita corsa alla segreteria provinciale, il cui rinnovo è in programma il prossimo autunno, oltre al fatto che la nomina dei commissari in alcuni circoli, Teramo compreso, potrebbe rivelarsi fondamentale per la scelta dei candidati sindaci e, dunque, dei nuovi equilibri che si andrebbero a ridisegnare all’interno del partito regionale.
Per i promotori del manifesto, che vedono tra gli altri coinvolti Dino Pepe, Luciano Monticelli, Manola Di Pasquale e Francesco Comignani, infatti, non cogliere il valore del confronto democratico delle idee farebbe manifestare solo miopia e incapacità nella corretta gestione del Partito stesso.
“Riteniamo che la contrapposizione programmatica ed il confronto costruttivo”, conclude la nota, “possano essere di grande aiuto al Partito Democratico della provincia di Teramo: per riavviare una fase di discussione sui temi più importanti, per essere pronti ad affrontare in modo unitario i numerosi problemi che presentano i nostri territori e, infine, per essere di ausilio agli amministratori e dirigenti valorizzando le buone idee e gli obiettivi raggiunti”.