Giulianova. “Al Consiglio straordinario sulla sanità di Giulianova Chiodi e Varrassi hanno mentito di fronte a tanti giuliesi che oramai non credono più alle loro parole. Le promesse senza fondamento sono evidenti: Chiodi e Varrassi continuano a parlare di un nuovo ospedale per Giulianova e al contempo dichiarano che il presidio giuliese è il secondo ospedale per acuti della provincia di Teramo. Sono solo parole, i fatti dicono il contrario. Bene ha fatto il sindaco Mastromauro a dichiarare a fine convegno la sua totale insoddisfazione” è il commento del consigliere Claudio Ruffini.
Secondo il consigliere del Pd “sulla nuova struttura di Giulianova non c’è nessun atto del Governo, del Ministero della Salute e della Regione che prevede la realizzazione dei 5 nuovi ospedali. Circostanza tra l’altro improbabile quella di vedere 5 nuovi presidi sopratutto se si pensa che l’Abruzzo ha già 35 ospedali (tra pubblici e privati) e che questa congiuntura economica non di certo ci favorisce”. Inoltre “Giulianova – continua Ruffini – secondo ospedale per acuti in Provincia di Teramo è il risultato dell’ennesima mistificazione della realtà. Sia nei fatti che negli atti di programmazione (Piano Operativo, Atto Aziendale) di Chiodi e Varrassi si può leggere e constatare che è esattamente il contrario. L’ospedale di Giulianova sia per numero di reparti che per numero di primari è il presidio che ha il minor numero in provincia di Teramo. In servizio attualmente risultano esserci: 3 primari effettivi ed 1 primario part-time, mentre i reparti di base sono privi di ostetricia, ginecologia, pediatria, urologia, etc etc. Se Chiodi e Varrassi vogliono essere credibili devono passare dalle promesse ai fatti. Con gli slogan oramai non incantano più nessuno, nemmeno gli elettori del centro-destra giuliese”.Per Ruffini si dovrebbero “modificare le scelte assunte con l’Atto Aziendale in modo che i reparti di base, quali pronto soccorso, medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia e psichiatria possano avere autonomia organizzativa con i relativi primari”. Mentre il servizio diagnostico dovrebbe essere più attrezzato e tecnologicamente più moderno, potenziando e valorizzando il Centro Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione istituendo il Servizio di Nutrizione Clinica per le esigenze dell’ospedale e di supporto alla chirurgia bariatrica e un Centro Riabilitativo ambulatoriale e residenziale per adulti e in età evolutiva. Il consigliere del Pd suggerisce anche di “adeguare le strutture ospedaliere esistenti in modo che siano rispondenti alla normativa sulla sicurezza e che rispettino i requisiti igienico-sanitari. Queste proposte sono rispondenti al Piano Operativo e alle Linee Guida per la redazione degli Atti Aziendali e non aggiungono nuovi costi per la Asl. Le proposte attuali dell’Atto Aziendale – conclude Ruffini – sono contraddittorie, per niente rispondenti alle esigenze dell’utenza e del territorio. Sembrano rispondere a logiche politiche, punitive per alcuni e promozionali per altri, come del resto e’ gia’ avvenuto con un noto personaggio politico della Pdl teramana”.