Tortoreto. Un confronto a volte pacato, in altri più teso, condito con la richiesta del capogruppo di maggioranza, Antonio Di Giovanni (che non aveva gradito un’affermazione sibillina di Nico Carusi) di inviare la registrazione alla procura della Repubblica, assieme ad un manifesto affisso dal Pd.
Anche se le tematiche in discussione erano altre, la seduta del consiglio comunale a Tortoreto è stata, almeno nella prima parte, caratterizzata da tutta una serie di risvolti (soprattutto politici più che pratici) relativi alla vicenda giudiziaria che coinvolge l’ex funzionario del’ufficio ragioneria, indagato per peculato. Ebbene, il capogruppo di maggioranza (assente nella volta precedente per motivi personali) ha voluto ripercorrere a grandi linee una serie di accadimenti, rigettando al mittente (ossia la minoranza) le accuse sulla responsabilità politica sull’accaduto. Situazione, questa, che ha poi generato un’articolata discussione, a tratti anche tesa (da qui la richiesta di inviare le registrazioni alla magistratura) e un passaggio anche sulla situazione del personale, introdotta dallo stesso Di Giovanni (“abbiamo trovato una situazione particolare, con vincitori di concorsi fasulli, progressioni solo per anzianità e dirigenti nominati senza titolo”). Lo stesso Carusi ha rincarato la dose, augurandosi in intervento della magistratura, con una verifica di ogni settore con ricorso a dei consulenti tecnici per chiarire ogni dubbio. Sul tema dipendenti, il sindaco Gino Monti è stato molto chiaro e diretto nella sue considerazioni, partendo da un assunto: il valore e l’impegno del personale dipendente, che non sono in discussione. Piuttosto, il primo cittadino ha evidenziato l’organizzazione dello stesso, ereditata dal passato: “ negli uffici si vive in uno stato di emergenza, dove ci sono sottoposti inquadrati ad un livello più alto rispetto ai funzionari e altre situazioni di questo genere. Vanno risistemate una serie di situazioni”. Poi, sulla vicenda del bambino già sposato, Monti ha aggiunto: “ non è grave tanto l’errore, che ci può stare, ma piuttosto che qualche collega invece di aiutare il responsabile a risolverlo, lo rende pubblico”. Nella stessa seduta, poi proseguita in maniera piuttosto tranquilla, poi è stato anche approvato il piano delle consulenze esterne (ne sarà nominato uno per l’ufficio anagrafe per risistemare alcune cose) e la soluzione di vecchie questioni urbanistiche: come la cessione all’ente dell’area di piazza Galvaligi e quella che consentirà di garantire uno sbocco di via Gorizia.