E lo testimonia soprattutto il consigliere Laura Ciafardoni, la quale, mentre ci accusa di verità nascoste, dimentica volutamente che è lei ad averne”. La questione, secondo il sindaco, è rappresentata dagli incarichi assunti dal consigliere Ciafardoni, in qualità di legale, per conto di enti dipendenti o comunque sottoposti all’amministrazione comunale. “L’aver assunto incarichi presso Cirsu, vigente la sua qualità di consigliere comunale, viola l’articolo 78, comma 5, del Dlgs 267/2000, noto come Testo Unico degli Enti Locali, che il consigliere Ciafardoni, come avvocato, non poteva non conoscere. Ed è ancor più grave se avesse dimenticato questa norma. Quando si invoca per gli altri il rispetto delle regole – dice il sindaco – occorrerebbe dare il buon esempio. Violarle, con tutte le conseguenze del caso, non mi pare sia un buon esempio. Ed è peraltro una condotta politicamente grave”.
Il sindaco passa poi agli altri punti sui quali si è basata la critica all’amministrazione da parte di Pdl-Progresso Giuliese. “Intanto ribadisco per l’ennesima volta la legittimità delle ordinanze, ricordando che il complesso iter per il bando europeo è stato da noi avviato già nel settembre 2011, rendendo così Giulianova l’unico Comune al momento ad essersi attivato in provincia, non certo su sollecitazione dell’opposizione, che pure vorrebbe millantare o appropriarsi di meriti che, al riguardo, non ha. Sulla Tarus vorrei poi ricordare a Progresso della Libertà, che istiga con parole di marca leghista a non pagare la tassa, assumendosene beninteso ogni responsabilità, il fatto, credo rilevante, che a Giulianova non ha avuto alcun aumento da ben 7 anni. Mi risulta che altrove gli aumenti ci siano stati e pure pesanti”.
Altra questione su cui interviene il sindaco è quella riguardante i lavoratori ex Sogesa. “I lavoratori ex Sogesa operanti a Giulianova sono stati tutti riassorbiti dalla Ecologica Sangro. E ciò naturalmente in attesa di individuare, tramite il bando europeo che tutti i Comuni dovrebbero approntare, il gestore unico. Ci sono altri lavoratori ex Sogesa, ben 72 purtroppo a spasso. Ma ciò è dovuto al fatto che gli altri comuni Cirsu non hanno provveduto a fare ciò che invece noi abbiamo fatto, per cui non è stata data loro la possibilità di essere assorbiti”.
Un punto, oggetto questa volta dell’intervento del vicesindaco Gabriele Filipponi, riguarda la situazione debitoria nei confronti del Cirsu. “Giulianova ha onorato i suoi obblighi, e ci è stato riconosciuto a chiare lettere, ovviamente non da chi persiste a rendere volutamente melmose le acque. Mediante apposita transazione, infatti, Cirsu ha ottenuto le somme che dovevamo, parte con pagamento diretto e parte mediante cessione alle banche del relativo credito. Riguardo poi alle somme è bene rammentare che esse derivano dall’aumento tariffario, 68 euro a tonnellata, operato dal Cirsu nel settembre 2009, con effetti retroattivi a partire dal febbraio di quello stesso anno, a causa della chiusura della discarica di Grasciano. La conseguenza fu, ed è, la necessità di conferire i rifiuti in altre discariche con inevitabile aumento dei costi. Al momento rimane una rata di circa 527.000 euro con scadenza al 30 giugno prossimo. Ma se noi abbiamo provveduto e stiamo provvedendo ad onorare gli impegni nei confronti di Cirsu, Roseto degli Abruzzi non lo ha fatto. La conseguenza è che al Cirsu manca liquidità per far fronte ai pagamenti. Ora è bene precisare, per quel che ci concerne, che quelle somme già nella disponibilità di Cirsu dovranno essere spalmate nei bilanci 2012 e 2013 per complessivi 1.637.711,01 euro ”.
L’ultima questione, affrontata dal vicesindaco Filipponi, riguarda Sogesa. “In questo caso c’è un residuo di pagamento, per circa 1.370.000 euro, dei quali 700.000 circa già oggetto di pignoramento da parte dei creditori della Sogesa, e comunque da detrarre. Queste somme riguardano il periodo tra settembre e dicembre 2011, allorquando Sogesa espletava il servizio”.
“Tutto chiaro, e nessuna verità nascosta. Tranne – conclude il sindaco Mastromauro – quella di chi ha puntato l’indice accusatorio, dimenticando che solo chi è senza peccato può scagliare la prima pietra”.