Atri, sul tesoro di Ricciconti la Provincia mette le mani avanti: Il patrimonio non si tocca

riccicontiAtri. Bene la riforma regionale delle Ipab, ma il patrimonio che nel 1943 Domenico Ricconti aveva donato alla Provincia di Teramo non si tocca. La Provincia di Teramo mette le mani avanti e a farlo, nello specifico, è Davide Di Giacinto, nella duplice veste di assessore provinciale e consigliere comunale.

“Condividiamo il percorso che la Regione sta portando avanti” spiega Di Giacinto “ma vogliamo anche tutelare un bene importante, come quello lasciato dal grande benefattore Domenico Ricciconti”.

Il lascito risale al 28 dicembre del 1910 quando l’allora politico atriano, a soli 27 anni, decise di nominare erede universale la Provincia, affidandole la cura di un Orfanotrofio femminile, in grado di sostenersi attraverso le rendite del suo patrimonio. Quattro anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1943, la struttura tanto desiderata divenne realtà.

davide_digiacintoAncora oggi, la Fondazione Ricciconti è una realtà molto importante, non solo ad Atri, ma in tutto il comprensorio e nell’intera provincia teramana, da sempre vicina ai minori meno fortunati e ai disabili. Un esempio su tutti: il progetto Rurabilandia, la fattoria didattica dedicata ai più piccoli.

Oggi, spiega ancora Di Giacinto, la Regione prospetta due alternative a tutela del patrimonio atriano. “La prima prevede l’istituzione di una seconda Asp provinciale da realizzare in quei Comuni che presentano il maggior numero di Ipab, con il valore economico più alto e con strutture idonee a svolgere le attività. La seconda prevede la trasformazione in una Fondazione che operi sul territorio ed abbia una propria capacità economica. Bene, Atri possiede tutte queste caratteristiche ed entrambe le possibilità vanno a vantaggio della cittadina ducale”.

Nessun problema, dunque? Non è detto, precisa l’assessore provinciale. “Attendiamo che l’Asp provinciale concluda il suo iter per poi discutere con Provincia e Comune del futuro della Ricciconti. Sono certo che a nessuno verrà in mente di utilizzare il patrimonio della Ricciconti per ripianare i debiti di altre Ipab”.

Ma, come si dice in questi casi, meglio chiarire subito la faccenda. “I beni sono stati donati alla Provincia, ma noi siamo sempre pronti a rivendicarli nel momento in cui le cose dovessero andare diversamente”.

E non si tratta certo di bruscolini: il patrimonio, infatti, ammonta a circa 19mila euro.

La questione è comunque molto sentita tra le mura della cittadina ducale, non disposta a rinunciare ad un fiore all’occhiello come la Ricciconti. Un bene rivendicato anche dall’Amministrazione Comunale.

 

Marina Serra


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