Martinsicuro. Le divisioni del passato sembrano solo uno sbiadito ricordo e l’obiettivo è quello di tornare alla guida della città, con una squadra rinnovata, che poggia le sue basi su varie proposte programmatiche.
Riparte da Martinsicuro, la municipalità più importante nel teramano, tra quelle chiamate al voto, il percorso del centrosinistra, e del Pd in particolare, teso di riappropriarsi di antichi avamposti. Uno di questi è quello di Martinsicuro, cittadina tran-frontaliera, chiamata a rinnovare il consiglio comunale il 6 e 7 maggio prossimi. Questa mattina tutto lo stato maggiore del Pd e dei partiti che appoggiano la coalizione (Sel, Verdi, Sum, Psi, Idv, Api) hanno battezzato l’investitura di Andrea Buonaspeme, giovane professionista, alla guida dalla coalizione. La novità più importante nella corsa per il turno secco della amministrative (anche se a Martinsicuro, per censo, si dovrebbe votare con il ballottaggio) riguarda la riunione delle varie anime del centrosinistra, operazione non semplice nel recente passato, ma che si è consumata in tutta la fase di avvicinamento. “ Il lavoro propedeutico in questa direzione è stato significativo”, ha spiegato Buonaspeme, “ e la coalizione è unita e da qui alla presentazione delle liste saranno verificate anche altre ipotesi di allargamento”. Nell’occasione, il candidato sindaco del centrosinistra ha iniziato a tracciare gli aspetti salienti del programma elettorale, frutto fino a questo frangente di un confronto fattivo con le altre anime della coalizione. Per Buonaspeme, il programma di sviluppo della città ruota attorno a sei concetti: rapida, leggera (con riferimento alla mobilità), molteplice (l’integrazione deve essere un valore), visibile ed esatta, con riferimento alla legalità. “ Sono orgoglioso di rappresentare il centrosinistra in questa sfida” ha aggiunto, “ per disegnare un futuro diverso alla nostra cittadina dopo cinque anni di amministrazione, tutt’altro che positiva, del centrodestra”. Spazio nel programma elettorale, poi, viene dato al concetto di democrazia partecipata e al coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte strategiche.