Tortoreto. “Nel ritrovamento di 17 assegni nei faldoni dell’ufficio ragioneria si cela l’incapacità degli amministratori”. E’ la critica che arriva all’indirizzo dell’amministrazione comunale da parte di Mauro Di Bonaventura, segretario cittadino del Pd, sulla vicenda, emersa nei giorni scorsi, sugli assegni rinvenuti in un faldone dell’ufficio ragioneria (per una somma di circa 47mila euro), intestati al Comune, ma non datati, e frutto degli incassi dei buoni pasto che vengono riscossi da rivendite sul territorio.
“ Su questa vicenda sorgono degli interrogativi” si legge in una nota. “ Perché il direttore generale non controlla le convenzioni e i contratti per verificare se vengono rispettati i patti? La matematica non è un’opinione e se facciamo due conti, ci accorgiamo che il valore degli assegni trovati equivalgono a oltre 1000 blocchetti di buoni pasto. Se sono 180 i bambini usufruiscono delle refezione, sta a significare che nella migliore delle ipotesi questi soldi rappresentano sei mesi di refezione. In poche parole, il Comune non incassa nulla da quando è iniziato l’anno scolastico. Inoltre, il Comune paga regolarmente le fatture degli alimenti necessari per approvvigionare le mense mentre i costi non vengono compensati dagli incasso. Secondo noi, si tratta di cattiva gestione e di cattivo controllo”.