Pineto. No alla soppressione o al depotenziamento della sede distaccata del Tribunale di Atri. E’ il contenuto della mozione che sarà presto presentata in Consiglio Comunale a Pineto, su iniziativa del Pdl e, in particolare, di Luca Di Pietrantonio, nella duplice veste di avvocato e consigliere comunale di opposizione.
“Spero che su questo argomento si possa trovare la piena condivisione dell’intero Consiglio comunale” commenta Di Pietrantonio “visto che la soppressione degli uffici giudiziari di Atri, laddove effettuata, arrecherebbe gravissimo danno, non solo ai cittadini di Pineto e di Atri, ma anche a quelli di tutti i comuni che fanno parte dell’intero circondario, come Roseto, Silvi, Arsita, Basciano Castilenti, Notaresco. Per ogni evenienza riguardante l’amministrazione della giustizia, infatti, i cittadini dell’intera circoscrizione dovrebbero rivolgersi solo al Tribunale del capoluogo, con disagi e difficoltà non indifferenti. Senza dire che così si andrebbe a congestionare lo stesso Tribunale, con i carichi di lavoro, che oggi vengono sostenuti e gestiti dalle sedi distaccate. Peraltro, Atri, quale sede di uffici giudiziari, ha un ruolo a dir poco strategico, sia per motivi strettamente territoriali e geografici, sia per la sua collocazione baricentrica, che lo rendono punto di riferimento omogeneo ed autonomo. La Sezione distaccata del Tribunale ed il Giudice di Pace, inoltre, gestiscono il carico di lavoro di competenza con grande efficienza e capacità, sia nel settore civile che in quello penale, garantendo celeri risposte ai cittadini. Sarebbe, pertanto, irragionevole intervenire sugli uffici giudiziari di Atri, come sarebbe intollerabile sconvolgere il sistema perfettamente funzionante del circondario di Teramo, che secondo il sottoscritto va salvaguardato da illogici ed irrazionali interventi, che andrebbero solo a danneggiare la popolazione di un esteso ambito territoriale ed a determinare la sicura inefficienza della funzione giurisdizionale nella Provincia di Teramo. Ciò anche in considerazione che, nella circoscrizione del Tribunale di Teramo, la durata media del contenzioso civile ordinario è inferiore ai due anni e mezzo e, quindi, ben al di sotto della soglia dei tre, riconosciuta dalla Corte di Giustizia Europea come giusta durata del processo”.