“Il centro sinistra usa la salute dei teramani nel tentativo di attrarre consensi e distogliere la popolazione dalle macerie sotto cui giace la sanità teramana”. Lo dice il comitato provinciale di Direzione Italia.
“La proposta del centro sinistra di Ospedale Unico, anche se condivisibile, si infrange fin dall’inizio tra demagogia, campalinismi e contraddizioni all’interno del PD e tra i suoi alleati. Il coacervo di proposte dei referenti politici locali e regionali, rilevano non solo la mancata condivisione delle scelte con il territorio, ma soprattutto mettono a nudo la mancanza di una strategia sanitaria sgretolando già dalle fondamenta il progetto di un Ospedale unico a servizio di tutta la comunità teramana”.
E ancora: “Il Direttore Generale infatti, facendo eco all’Assessore alla Sanità Paolucci, ritiene in Provincia funzionali solo due Ospedali per acuti considerando intoccabile quello di S.Omero, strizzando l’occhio alla politica giuliese su una improbabile resurrezione dell’Ospedale Maria SS.SS. dello Splendore. Il Vice presidente Giovanni Lolli propone, in una recente convention, addirittura un Ospedale di primo livello a Giulianova. Il Sindaco Mastromauro, dopo anni di assordante silenzio, accusa Assessore alla Sanità e Presidente della Regione di aver ridimensionato la sanità giuliese. Ma il vero volto del PD viene mostrato dal Consigliere regionale Monticelli che a tutela del suo feudo elettorale di Atri, ma non di tutta la comunità ritiene, in alcuni programmi televisivi, personalistiche e prive di significato le proposte del Direttore generale Fagnano, spogliandolo della sua autorità. Di rimando e con forza, il Direttore Generale e l’Assessore alla Sanità nell’ultimo incontro pubblico al Blue Palace di Mosciano, ribadiscono la necessità di un unico grande ospedale individuando anche la sede. Tuttavia in netto contrasto con quanto dichiarato compare ad Atri una U.O.S.D. di urologia, sottratta in precedenza a Giulianova, dal forte sapore di esaudimento di atteggiamenti campalinistici. In questo clima in cui domina la propaganda politica a fini elettoralistici più che l’interesse della comunità è ben chiara quanto sia fragile e lontana la possibilità di avere in tempi ragionevoli un Ospedale Unico”.
Direzione Italia pensa che alla “fragilità che si appalesa in assenza di un piano finanziario solido che a tutt’oggi può contare solo su 80 milioni di euro sui 230 previsti. Riteniamo necessario una struttura sanitaria di riferimento Provinciale in cui una concentrazione delle patologie porti ad un aumento delle casistiche, che funga da magnete anche per pazienti di fuori Regione. Ospedale Unico che deve essere baricentrico nell’ambito Provinciale, facilmente raggiungibile su gomma o su rotaia, al servizio della popolazione costiera cosi come dei cittadini dell’entroterra, evitando sterili campalinismi. Il project-financing, strumento finanziario utilizzabile e percorribile, non è scevro però da rischi come i teramani conoscono bene attraverso l’esperienza dell’attuale parcheggio dell’ospedale e del nuovo Teatro nel sito del vecchio Stadio. Tuttavia riteniamo che attraverso una convenzione granitica con il privato, e non modificabile nei tempi e nei costi, questo strumento finanziario trova la nostra assoluta accondiscenda”.