Roseto. Sarà pubblicato venerdì prossimo il bando per l’asta pubblica della Farmacia Comunale. Lo ha annunciato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa il sindaco Enio Pavone che nel suo intervento ha voluto sottolineare le ragioni dell’amministrazione: “ Il servizio sarà più redditizio con la cessione a privati. Con il ricavato infatti potremo realizzare importanti opere per la messa in sicurezza del territorio”.
Ma la vendita viene valutata, dall’amministrazione, in positivo anche rispetto agli utenti, come sottolinea il vicesindaco Alfonso Montese:“ L’ente pubblico ha un iter estremamente burocratizzato e questo ci impedisce di offrire un servizio pari a quello dei privati. Non possiamo competere con la loro flessibilità ma riteniamo che i cittadini di Campo a Mare, Santa Petronilla e Voltarrosto abbiano gli stessi diritti di quelli di Roseto, cioè poter fruire di una farmacia ben fornita con ampia scelta sia sui farmaci che su altri prodotti sanitari. Infatti non intendiamo chiudere il servizio ma fare in modo che sia meglio fornito per gli utenti”. Il vicesindaco ha concluso, ringraziando i due dipendenti: “ Il servizio è stato curato al meglio in termini di professionalità e di impegno”. Il Dirigente Rosaria Ciancaione ha spiegato che la base d’asta è di due milioni di euro, a cui andrà aggiunto il valore del magazzino che attualmente ammonta a 195 mila euro. Due i vincoli previsti nel bando, la sede della farmacia che deve rimanere nello stesso quartiere e l’assunzione da parte dell’acquirente dell’attuale Direttore di Farmacia, così come previsto dalla normativa. Le domande si possono presentare entro il 2 maggio prossimo. L’attuale Direttore inoltre ha un diritto di prelazione che potrà esercitare entro dieci giorni dall’apertura delle offerte.
A proposito della petizione contraria alla vendita Pavone ha dichiarato: “Le opposizioni non sono riuscite a trovare una motivazione valida. Noi infatti non intendiamo chiudere la farmacia ma venderla per dare agli utenti un servizio migliore e investire il ricavato in opere di pubblica utilità”.