Sant’Omero. Rigettato il ricorso delle minoranze sulla dichiarazione di dissesto finanziario sancito in consiglio comunale.
I giudici amministrativi chiudono, nella sostanza, uno dei passaggi più delicati negli ul
timi anni, ossia la dichiarazione di dissesto finanziario che l’esecutivo guidato da Andrea Luzii si era trovato a gestire dopo le elezioni del 2014.
Il ricorso presentato delle forze di minoranza ed ex amministratori, infatti, è stato dichiarato improcedibile.
” L’attività amministrativa successiva alla proposizione del ricorso e, in particolare, all’ordinanza cautelare di sospensione della delibera gravata”, si legge in un passo del dispositivo, “ha impedito la produzione degli effetti dell’accertamento e della dichiarazione dello stato di dissesto finanziario e ha portato all’approvazione dei successivi bilanci di previsione e della gestione dell’esercizio 2015”. Come è noto il gruppo di minoranza aveva ottenuto la sospensiva sulla dichiarazione di dissesto finanziario, salvo poi in sede di merito ritenere improcedibile il contenzioso.
“E’ senza ombra di dubbio un successo per l’amministrazione comunale visto che “che lo stato di dissesto, derivato dalla gestione contabile dell’amministrazione Pompizi, è stato superato grazie al lavoro attento svolto dall’attuale amministrazione.
Infatti, come ben chiaro dalla sentenza, solo la puntuale attività di riorganizzazione e risanamento attuata “…ha impedito la produzione degli effetti dell’accertamento e della dichiarazione dello stato di dissesto finanziario…”, evitando così la produzione degli effetti negativi sulla nostra collettività”.
La giunta guidata dal sindaco Alberto Pompizi, poi non riconfermata, era andata al voto senza approvare il bilancio di previsione, strumento più volte osservato dal revisore dei conti.
“Abbiamo sempre sostenuto che il nostro Comune”, chiosa il sindaco Andrea Luzii che ha anche la delega al bilancio, “fosse stato amministrato con troppa superficialità e lo sforamento del patto di stabilità per circa 1 mln di euro ereditato dall’annualità 2013 e certificato dal MEF ne era la prova. Un’eredità troppo pesante da sostenere per le casse comunali e per i cittadini.
Abbiamo aspettato oltre due anni per giungere al termine di questa triste vicenda e ci fa piacere, dopo tanta attesa, constatare che il Tribunale Amministrativo abbia riconosciuto all’attività della nostra amministrazione competenza e lungimiranza amministrativa e contabile.
Questo è stato l’unico elemento ad aver di fatto impedito gli effetti negativi del dissesto ereditato. Quello che abbiamo fatto è stato possibile solo grazie all’aiuto di tutti i cittadini, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento che, aldilà delle informazioni politicizzate messe in campo dai soliti noti, hanno fin dall’inizio ben compreso la gravità della situazione finanziaria ereditata, garantendo collaborazione, comprensione e disponibilità”.
In sede di giudizio il Tar ha compensato le spese tra ricorrenti e Comune, difesa dall’avvocato Gabriele Rapali.