Ospedale Mazzini di Teramo. È finito qui il viaggio del Pd nella sanità abruzzese. Tra liste di attesa, spazi troppo angusti e medici ancora insufficienti, i consiglieri regionali, guidati dal capogruppo Camillo D’Alessandro e accompagnati dal direttore sanitario della Asl, Camillo Antelli, hanno attraversato i reparti, toccato con mano una tipica mattinata al Cup e al Pronto Soccorso, per poi tirare le somme di questo viaggio tutto particolare, alla scoperta delle criticità e delle carenze delle strutture ospedaliere teramane.
“Il problema di questa Asl” ha detto D’Alessandro “è la mancanza di una programmazione vera che punti, da una parte, a rafforzare le eccellenze, dall’altra, a ridurre gli sprechi. Il resoconto sarà portato in consiglio regionale, dove presenteremo anche un pacchetto di proposte condivise per la Asl di Teramo”. Tornando agli spazi del Mazzini, Giuseppe Di Luca ha evidenziato l’urgenza di investimento. “Basta fare un giro in ginecologia o in chirurgia toracica per vedere utenti ammassati” ha detto. “Ma anche tra i pazienti che ogni giorno si sottopongono alla chemioterapia. Troppo tempo si perde a parlare di nuovi ospedali”. “Basta con la sanità che si misura in termini di bilancio sanitario” ha aggiunto Claudio Ruffini. “Noi siamo qui per riportare al centro il paziente, che spesso non ha voce. Martedì presenteremo una risoluzione in consiglio, affinchè gli 11milioni di euro di cui parla Chiodi, ossia l’avanzo di bilancio, vengano destinati alla non autosufficienza”.