Teramo, il Pdl fa le pulci al centro sinistra: la mozione approvata dal Congresso

pdlTeramo. In merito al coinvolgimento (non in veste di indagato) del commercialista teramano Carmine Tancredi (socio del presidente della Regione Gianni Chiodi) nella vicenda che vede interessati gli imprenditori Maurizio Di Pietro e Guido Curti, in carcere per bancarotta, il Pdl provinciale ha approvato lo scorso 4 marzo, in occasione del Congresso, una risoluzione che ha come primo firmatario Antonio Norante, condivisa anche da Paolo Tancredi, Paolo Gatti ed Emiliano Di Matteo.

Di seguito, il testo del documento approvato.

 

Il giorno 4 marzo in Teramo, presso l’Auditorium del Parco della Scienza, l’assemblea degli iscritti del Popolo della Libertà presenti al Congresso Provinciale di Teramo, premesso che nelle ultime settimane, rappresentanti di alcuni partiti di opposizione, con l’acquiescenza di un noto quotidiano regionale, stanno alimentando una indecorosa aggressione mediatica nei riguardi del presidente della Giunta Regionale con l’evidente obiettivo di strumentalizzare vicende giudiziarie che nulla hanno a che fare, sotto alcun profilo, con le istituzioni Regionali. Considerato che l’aggressione in atto, in carenza di argomentazioni politiche serie, rappresenta l’ennesimo odioso tentativo, da parte di vecchi mestieranti della sinistra abruzzese, di infangare l’onorabilità del Presidente Chiodi, le cui indiscutibili qualità morali, da sempre dimostrate nella vita privata, professionale e politica continuano a rappresentare la vera discontinuità rispetto al sistema di asservimento delle istituzioni realizzato dai governi locali di centro sinistra. Tutto ciò premesso, gli iscritti del Popolo della Libertà della Provincia di Teramo presenti al Congresso provinciale deliberano di rigettare con forza la strumentale azione di denigrazione attuata nei confronti del presidente Chiodi. Di invitare il gruppo dirigente del Popolo della Libertà, a porre in atto ogni utile iniziativa al fine di tutelare l’immagine e l’indiscutibile onorabilità del presidente Chiodi e del proprio ruolo istituzionale. Di richiedere ai propri rappresentanti a livello regionale, provinciale e comunale, di avviare una reale “operazione trasparenza” in Province, Comuni, Enti e società pubbliche della Regione Abruzzo denunciando pubblicamente, ogni atto, azione o comportamento moralmente censurabile compiuto negli anni di governo e amministrazione di centro sinistra in ordine a concorsi ed assunzioni o di assegnazioni di appalti, consulenze, incarichi, forniture, varianti urbanistiche ed ogni altra iniziativa da cui si evinca un comportamento contrario alle leggi, all’etica o alla morale.

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