Riserva del Borsacchio e Contratto di Quartiere Annunziata: appello ambientalisti a Mastromauro

borsacchioGiulianova. “Dall’iniziativa organizzata dall’IDV a Giulianova Paese all’assemblea voluta da Rifondazione Comunista all’Annunziata è trascorsa una settimana appena, il tempo comunque sufficiente per spiegare, soprattutto ai preoccupati cittadini del quartiere dell’Annunziata, che a mettere a rischio il completamento del contratto di quartiere non sono gli attuali confini della Riserva del Borsacchio ma coloro che in consiglio regionale si sono finora rifiutati di modificare le cosiddette “norme di salvaguardia” che dovevano avere carattere transitorio e che invece, lasciate in vita per per troppo tempo (7 anni), hanno inibito qualsiasi attività entro l’area protetta”. Lo hanno scritto in una nota Wwf, Comitato Riserva Naturale del Borsacchio e Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni.

“Per farla breve, senza farsi scrupolo di tenere in ostaggio un intero quartiere, uno schieramento trasversale creatosi in seno al consiglio regionale – continua la nota – ha volutamente ignorato una modifica alle norme di salvaguardia -portata in seconda commissione niente meno che dal Direttore Antonio Sorgi e che avalla quella presentata dal consigliere Regionale, Maurizio Acerbo, che prevede due cose semplicissime: è consentito di realizzare tutti gli interventi previsti nel PRG al momento dell’approvazione della Riserva sugli edifici esistenti, mentre per quanto riguarda Giulianova, sono immediatamente realizzabili tutti le previsioni del contratto di quartiere e del PRG vigente. Gli incontri promossi a Giulianova dall’IDV, prima, e da Rifondazione Comunista, in seconda battuta, si sono dimostrati molto preziosi perchè hanno dato modo di chiarire tutti gli aspetti di questa telenovela senza fine -da quelli concernenti la ricerca di idrocarburi a quelli più squisitamente urbanistici- lasciando intravedere una soluzione che potrebbe essere molto diversa da quella, distruttiva, auspicata da alcuni consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza che puntano a “tagliare” la Riserva o a sopprimerla del tutto. Di una cosa siamo certi: il pallino ora è nelle mani dell’amministrazione comunale di Giulianova. Al sindaco di Giulianova chiediamo quindi con forza di confermare, dandone immediata notizia al consiglio regionale, la posizione espressa dal suo vice, Filipponi, nel corso della partecipata assemblea all’Annunziata, che si è detto favorevole alla modifica delle norme di salvaguardia ed al contestuale rispetto degli attuali confini della Riserva del Borsacchio; ciò allo scopo di tutelare un bene così importante come la Riserva e allo stesso tempo di far uscire l’Annunziata dalla situazione di stallo in cui è stata tenuta da anni di colpevole immobilismo. Quale miglior segnale del sindaco di Giulianova che presentarsi a L’Aquila, al Palazzo dell’Emiciclo, in occasione della seduta del 6 marzo (inizio discussione ore 17), o inviarvi un suo delegato, per comunicare la lieta novella ai consiglieri regionali? Noi saremo lì ad attenderlo”. Secondo gli ambientalisti “liberata dunque l’Annunziata, assicurata la possibilità di dare completa ed immediata attuazione al Contratto di Quartiere e sventato il tentativo di ridimensionare l’area protetta, resterebbe obiettivo comune a tutti (Amministrazione, Comitati, Associazioni e cittadini) di dare concreta attuazione alla Riserva Naturale del Borsacchio ed al Parco dell’Annunziata, tutelandoli  da ogni ulteriore tentativo di cementificazione”.

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