In aula, però, a tenere banco sono le considerazioni di natura politica. Sul futuro dell’attuale esecutivo e le stilettate che arrivano dai banchi dell’opposizione.
L’intervento di Nicolino Colonnelli. Il capogruppo di Alba in Comune ha percorso, a ritroso, il tragitto dell’amministrazione Piccioni che strada facendo, come ha detto, ha perso dei pezzi per strada (l’ultimo della serie Antonio Bizzarri). “Il fallimento politico va ben oltre il mero calcolo aritmetico”, ha sottolineato Colonnelli, “se è vero, come è vero, che qualche componente della compagine amministrativa sta già lavorando ad una lista per le prossime elezioni con un altro candidato Sindaco. Colonnelli ha chiesto alla Piccioni che ha intenzione di ricandidarsi alle amministrative del 2018. “Questa domanda ha un senso ben preciso in quanto ,una eventuale rinuncia a candidarsi per il secondo mandato suonerebbe come una presa di coscienza del fallimento del proprio percorso amministrativo e darebbe ragione a coloro che le stanno preparando il benservito all’interno della sua stessa maggioranza. Se tutto ciò corrisponde al vero, queste persone dovrebbero avere il coraggio di uscire oggi stesso allo scoperto come ha fatto invece il Presidente Bizzarri”. Riflessioni di natura politica sullo scollamento che si è registrato, strada facendo nel gruppo Movimento per Alba, sono state avanzate anche da Gabriella Cichetti e Luca Falò.
La replica del sindaco. Tonia Piccioni non è scesa sul piano politico, relativamente ai quesiti sottolineati da Colonnelli. Piuttosto ha riconosciuto ad Antonio Bizzarri, che si è dimesso da consigliere comunale, grande coerenza. ” Giusto dimettersi quando non si condividono scelte e progettualità con il gruppo nel quale si è stati eletti, ha sottolineato il sindaco. ” E’ un segno di maturità, dando la possibilità a chi è stato votato, e non eletto, di dare il proprio contributo alla città”. Sindaco che ha in qualche maniera stilettato coloro che, invece, sono passati all’opposizione, passaggio che ha anche prodotto una reazione da parte di Marcello Paoletti.
La surroga. La lunga discussione politica poi ha fatto da preludio all’ingesso sui banchi consiliari di Romolo Di Lodovico, secondo dei non eletti che ha preso il posto di Antonio Bizzarri. Il neo-consigliere comunale ha espresso pochi concetti, ma chiari. Di Lodovico ha ribadito di non avere tessere di partito in tasca e di entrare in consiglio come indipendente. ” Accettare l’incarico”, ha detto, ” è stato un dovere morale nei confronti di coloro che mi hanno sostenuto in campagna elettorale e per dare il mio contributo. Tanto c’è ancora da fare e bisogna anche riconoscere i gusti meriti all’amministrazione comunale anche perché le cose fatte non sono state adeguatamente valorizzate”.
Nella seduta mattutina non era stata inserita, all’ordine del giorno, l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale. Operazione che dovrebbe essere perfezionata nelle prossime settimane, con Federico Ciapanna (attuale capogruppo di maggioranza), favorita a ricoprire il ruolo.