E’ una dichiarazione di “guerra” quella fatta dal sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro e dal Pd giuliese dall’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci che ha di fatto sancito la scelta della Regione: ospedale unico in provincia.
Una scelta che in qualche modo azzera la proposta che è partita da Giulianova e che abbraccia un’area vasta di 150mila residenti, di avere un ospedale di Primo Livello sulla costa. Paolucci è stato chiaro: ospedale unico e “potenziamento delle strutture residuanti” per offrire centinaia di servizi e prestazioni.
Spazzata via in questo modo la delibera del Consiglio Comunale straordinario del 13 febbraio, relativa alla richiesta di una struttura sanitaria di Primo Livello a Giulianova, a servizio dell’intera fascia costiera e dell’immediato hinterland. E Mastromauro questa volta non le manda a dire.
“Chi semina vento, raccoglierà tempesta”, esordisce il sindaco di Giulianova, “Avevamo davvero bisogno di un assessore che dopo essersi rimangiato la parola data, tra l’altro evitando accuratamente di presenziare, benché invitato con largo anticipo, al Consiglio Comunale del 13 febbraio ha bellamente deciso per l’ospedale unico nella provincia di Teramo. E ciò senza aver nemmeno esaminato la proposta progettuale del manager della Asl Roberto Fagnano, rendendo quindi carta straccia le istanze della comunità”.
Una presa di posizione netta anche da parte del Pd giuliese, con il segretario Gabriele Filipponi e il capogruppo Federica Vasanella. In una nota, oltre a ribadire la linea adottata a suo tempo circa la necessità di un ospedale di Primo Livello, anche per via della densità di popolazione e per la collocazione strategica, attacca il consigliere regionale del M5S Riccardo Mercante, accusato di strumentalizzazione e di aver fornito dati approssimativi
“in effetti fino a poche settimane fa era a favore dell’ospedale unico invece oggi è per due ospedali in provincia”.
Mastromauro ha tenuto a ricordare che i rappresentanti degli enti della cosiddetta area vasta hanno ribadito in una recente riunione la necessità di avere una struttura sanitaria all’avanguardia sulla costa. Si è creato quindi un fronte unico.
“Inoltre”, prosegue il sindaco, “lo scorso 17 marzo proprio il manager Fagnano, smentendo le voci sulla cancellazione a priori della proposta di ospedale costiero di Primo Livello, aveva rassicurato sull’elaborazione in corso del progetto, indubbiamente complesso e da sottoporre all’attenzione della Regione, per una struttura da 380 posti. Quindi mentre i rappresentanti istituzionali di 11 località aprono all’idea di un ospedale costiero facendosi portavoce di un bisogno collettivo, e il manager della Asl sta facendo ultimare il relativo progetto, da sottoporre al vaglio della Giunta regionale, ecco arrivare l’assessore che, con somma scorrettezza, decide per l’ospedale unico. E questo dopo aver garantito più volte in passato, l’ultima volta nel novembre 2016, che Giulianova avrebbe avuto un nuovo ospedale con 173 posti letto per un costo di 64 milioni di euro. Uno schiaffo, è il caso di dirlo, a 150.000 abitanti”.