Le organizzazioni sindacali rilevano una serie di criticità e hanno posto sul tavolo un elenco di questioni: dal passaggio delle commesse già in essere, ai criteri di reimpiego dei lavoratori del bacino Atr e per le nuove assunzioni; alla mancanza di un funzionigramma aziendale fino alla richiesta di informazioni sulle prospettive e strategie aziendali.
A questo proposito Valter Proietti e Primo Massi, entrambi presenti all’incontro insieme a Salvatore De Bellis, delegato della gestione commissariale, hanno evidenziato le difficoltà derivanti “dal lungo e tortuoso iter amministrativo e decisionale che prevede numerosi passaggi i quali richiedono tempi e modalità non sempre compatibili con le esigenze aziendali, ma che vanno comunque rispettati: procedura, advisor, comitato di sorveglianza, MI.S.E”: la proprietà, però, ha assicurato di stare compiendo tutti i passaggi necessari a garantire “una piena ripresa dell’attività”.
Per quanto riguarda assunzioni e reimpiego di personale l’azienda ha dichiarato di “voler proseguire secondo gli accordi sottoscritti con i sindacati” e si è impegnata a chiedere un elenco dei lavoratori in C.I.G.S., suddivisi per competenza, anzianità di servizio e carichi di famiglia” garantendo che la ricognizione delle esigenze, così come delle altre questioni oggetto del verbale, avverrà in forma congiunta con i sindacati, in sede aziendale entro la prima decade di febbraio.
Per le organizzazioni sindacali erano presenti: Antonio Liberatori, Giampiero Dozzi, Gianluca Di Girolamo, rispettivamente Segretari di FIM – CISL, FIOM – CGIL, UILM – UIL e le rappresentanze aziendali.