Roseto degli Abruzzi. ‘Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale a Roseto degli Abruzzi si è verificato l’ennesimo spiacevole episodio che ha visto protagonista il primo cittadino, Sabatino Di Girolamo, che si è nuovamente distinto per delle brutte parole, anche stavolta al limite delle offese personali, nei confronti dei consiglieri d’opposizione, apostrofati in senso dispregiativo con l’epiteto di “tribuni della plebe”.
Lo dichiara Alessandro Recchiuti, capogruppo di Futuro In al Comune di Roseto.
‘Vorrei ricordare al Sindaco Sabatino Di Girolamo che nella nostra Città i sei consiglieri di minoranza rappresentano oltre 9.000 voti a fronte degli appena 4.400 dei suoi dieci consiglieri di maggioranza, quindi ci penserei bene prima di usare certi termini che non solo offendono noi, ma anche gli oltre 9.000 rosetani che ci hanno votato e che, in una “situazione normale”, rappresenterebbero la maggioranza e non la minoranza.
Malgrado ciò nell’ultimo Consiglio Comunale il primo cittadino ha usato, nuovamente, termini forti ed offensivi nei nostri confronti, colpevoli sono di stare svolgendo il nostro ruolo; basti ricordare per tutti quando ci ha accusato di mettere in giro notizie false, utilizzando il termine dispregiativo di “fake”, o il “taci” gridato nel corso dell’assise al consigliere Marcone.
Questo atteggiamento nei nostri riguardi, non consono al ruolo che riveste, non è più tollerabile. Se il Sindaco Di Girolamo non inizia a rispettare noi e gli oltre 9.000 rosetani che ci hanno sostenuto saremo costretti ad agire di conseguenza.
E’ infatti inutile che poi ci chiami in privato per scusarsi di certe parole e di certi atteggiamenti, magari al solo fine di rabbonirci ed evitare possibili conseguenze legali. A questo punto non siamo più disponibili a fare sconti’, conclude Recchiuti.