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Teramo, la maggioranza critica la maggioranza per la nuova giunta

Non ci sta “Al centro per Teramo” sulla scelta di tornare a nove componenti per la giunta Brucchi.

E non lo nascondono l’ex assessore Giorgio Di Giovangiacomo, insieme ai consiglieri di maggioranza Guido Campana e Angelo Puglia.

“Ciò che è accaduto con l’ennesimo rimpasto e allargamento di giunta è perfettamente in linea con la storia di questa amministrazione e con le vicende che l’hanno caratterizzata – dicono – La questione non è e non può ridursi semplicemente al numero degli assessori, o l’allargamento della giunta. Infatti il numero degli assessori ha un senso se sono funzionali alla realizzazione di un progetto per la città e al conseguimento di obiettivi strutturali e positivi per la comunità, giacché la giunta deve essere infatti il mezzo, lo strumento per raggiungere il fine che la maggioranza si è prefissata. Il vero problema è quando, come in questo caso, in assenza di un interesse e di una progettualità condivisa per una idea qualificante di città, il mezzo, con i suoi accomodamenti, con i suoi equilibrismi per accontentare i partecipanti, con le sue manovre di palazzo, con le sue ripartizioni, diventa il fine dell’attività dell’amministrazione”.

E ancora: “Tra l’altro il metodo e gli argomenti utilizzati, in questo caso, sono di pessimo gusto: utilizzare infatti strumentalmente il terremoto e le esigenze ad esso correlate per giustificare la manovra è veramente offensivo nei confronti della comunità e delle difficolta che sta passando a causa del sisma. Noi denunciammo la perdita di vista dello sviluppo della città come obiettivo primario e condiviso, e di come la maggioranza si stesse sempre più avviluppando in una logica di autoreferenzialità ma, inascoltati, conseguentemente e coerentemente uscimmo dalla maggioranza rinunciando a ruoli di governo e di potere politico. Mai scelta ci rese più orgogliosi alla verifica dei fatti”.

Sulla scelta, comunque, “Giudicheranno i cittadini sull’attività di questa maggioranza e di questa giunta, sull’arretramento inesorabile che questa città ha avuto, sui comportamenti e sulle coerenze di chi ha detto e poi contraddetto, di chi si è riempito la bocca di nobili intendimenti e poi li ha rinnegati al cospetto di gratificazioni individuali, sull’attività politico amministrativa e sulle azioni poste in essere. Noi l’abbiamo già fatto e siamo stati e saremo coerentemente consequenziali, rinnovando il nostro impegno per la città e per un progetto serio e qualificante per la comunità che – ribadendolo ancora una volta, non potrà che essere in netta discontinuità con la negativa esperienza di questa amministrazione”.