Bilancio, finanze e ricostruzione. Saranno queste le deleghe “pesanti” che attenderanno il nuovo assessore nella Giunta Brucchi-ter Dodo Di Sabatino, leader del gruppo Teramo Soprattutto che, seppur ancora non ufficializzato, ha voluto spiegare i motivi che lo hanno portato a cambiare idea e ad entrare a far parte della squadra di Maurizio Brucchi.
Da acerrimo oppositore, seppur sempre nella maggioranza, del sindaco teramano, dunque, la scelta di Di Sabatino di entrare nel gruppo di governo cittadino non è stata semplice né azzardata, ma ponderata e valutata bene, visto anche i cambiamenti che dall’inizio della scorsa estate a questa parte, ci sono stati all’interno del direttivo.
A partire dai passi indietro dei tre assessori “scomodi” (Giorgio Di Giovangiacomo, Rudy Di Stefano e Francesca Lucantoni), le cui dimissioni, insieme anche al susseguirsi delle emergenze che si sono abbattute sul territorio, avrebbero per Di Sabatino modificato in maniera radicale le condizioni della città e della maggioranza amministrativa.
Pace fatta, inoltre, anche con Paolo Gatti, considerato in passato dallo stesso Di Sabatino come ostacolo per una possibile rinnovata coalizione di centrodestra. Con uno sguardo che va ben oltre i due anni necessari per completare l’attuale mandato, in vista anche di possibili prospettive future in vista delle prossime elezioni amministrative.
E non sembrano preoccuparlo le inevitabili critiche che dall’opposizione già si fanno sentire. “La mia è stata una scelta di responsabilità”, ha detto, infatti, Di Sabatino, ricordando come in passato abbia per ben due volte rinunciato alla “poltrona” visto che non c’erano le condizioni. “Non è quello che ci interessa”, ha ribadito, sottolineando come il suo gruppo civico voglia solo mettersi disposizione della città in un momento così delicato.