“Sappiamo che neofascisti sono presenti” aggiungono “e non ci nascondiamo dietro un dito. Chiacchiere, strumentalizzazioni e accuse non fanno parte del nostro retaggio culturale. Non crediamo sia necessario aprire un dibattito politico in merito ai danneggiamenti arrecati da qualche codardo. Crediamo sia necessario porre rimedio a questa offesa e vigilare perché fatti del genere non si ripetano più. L’ignoranza si combatte con la cultura, non con le chiacchiere. Il fuoco si spegne con l’acqua, non soffiandoci sopra. Fieri ed orgogliosi del nostro antifascismo militante di strada lasciamo che siano gli altri ad indignarsi”.