Basciano escluso dal cratere sismico, Frattatoli: due pesi e due misure

Tiene banco in queste ore, e non potrebbe essere altrimenti, l’esclusione dal cratere sismico del Comune di Basciano. La nuova perimetrazione ha apportato delle modifiche, ma non ha ricompreso Basciano e Penna Sant’Andrea.

 

I due sindaci già ieri avevano posto il problema. Ora Alessandro Frattaroli, sindaco di Basciano in una lunga lettera avanza quesiti e riflessioni.

 

L’intervento del sindaco

 

“Pur esprimendo soddisfazione per i Comuni limitrofi a quello di Basciano e Penna Sant’Andrea che hanno ottenuto l’inserimento nel cratere sismico, ci si pone, lecita, una domanda: sulla base di quali motivazioni i due comuni sopracitati sono stati invece esclusi da tale provvedimento?

 

Si prende atto con stupore e grande preoccupazione di questa decisione, nonostante i ripetuti eventi sismici abbiano provocato enormi ferite al territorio di queste due cittadine. Danni che peraltro nessuno, dallo scorso agosto, si è minimamente degnato di venire a constatare di persona, nonostante i numerosi e ripetuti inviti a far visita ai nostri luoghi.

Si prenda una cartina della Provincia di Teramo: risulterà facilmente comprensibile che Basciano e Penna Sant’Andrea sono circondati da “Comuni del cratere”. Cosa ci ha reso dunque immuni (secondo alcuni) dai danni del sisma? L’onda di propagazione sismica ha forse compiuto un percorso a zig zag risparmiandoci dai danni e dalla paura?

 

 

Già prima degli eventi del 18 gennaio 2017, il Comune di Basciano, così come quello di Penna Sant’Andrea erano stati inseriti in un’area omogenea denominata “Valle Siciliana”, riconosciuta dalla Giunta Regionale con propria Delibera n. 862 del 20 dicembre 2016 in cui si riconosceva che “la zona è stata interessata da danni e lesioni strutturali nonché da un impatto negativo sul tessuto economico-sociale” insieme ai Comuni di Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna,

Fano Adriano, Pietracamela e Penna Sant’Andrea. Ora, invece, sembrerebbe non essere vero che i Comuni di Penna Sant’Andrea e Basciano siano interessati da danni e lesioni strutturali e si ritratta, praticamente, quanto stabilito in precedenza. Qui non si sta facendo una battaglia politica sul terremoto, non si stanno gonfiando i numeri per impietosire nell’animo chi ha potere decisionale su questo argomento. I dati sono oggettivi e riscontrabili sui territori a Basciano sono già 180 le ordinanze di inagibilità con più di 120 sfollati; è presente una zona rossa in pieno centro storico, con numerosi puntellamenti e messe in sicurezza.

 

Sono stati effettuati abbattimenti per pericolo di pubblica incolumità; i luoghi di culto risultano completamente inagibili a causa di lesioni e coperture sfondate con la conseguente perdita di un patrimonio storico-artistico-culturale di valore inestimabile; gli edifici pubblici non sono rimasti indenni dalle lesioni, né tantomeno le attività produttive presenti sul territorio. Dati destinati ad aumentare poiché le attività di verifica da parte dei tecnici specializzati sono ancora in corso.

 

Dunque si evince chiaramente che non va tutto bene dalle nostre parti e si sta mettendo in secondo piano quanto accade nei comuni minori. È innegabile che si stiano usando “due pesi, due misure”: che differenza c’è tra gli sfollati di Basciano, Penna Sant’Andrea e quelli dei comuni limitrofi appartenenti da oggi al cratere? Che differenza c’è tra gli edifici danneggiati dei comuni all’interno del cratere e quelli dei comuni esclusi dal cratere?

 

Nessuna. Tutti coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione in tutti i comuni colpiti da questa catastrofe, lo hanno dovuto fare per l’effettiva presenza di un pericolo per la propria sicurezza e quella della propria famiglia, con ordinanza di sgombero alla mano. È in corso tuttora un’emergenza di cui nessuno parla, di cui nessuno si preoccupa: i cittadini hanno bisogno di aiuto e chi amministra ha il dovere di dare risposte concrete. Coloro i quali

assumeranno la decisione di scegliere che Basciano e Penna Sant’Andrea non debbano entrare nel cratere, dovranno prendersene la responsabilità politica e dovranno spiegare il perché di tale decisione.

 

I cittadini sapranno ricordare bene questa scelta, la prossima volta in cui si troveranno loro a dover

scegliere. Stiamo affrontando, tutti, uno dei momenti più difficili di sempre e comunità come le nostre non possono essere lasciate al proprio destino.

Ringraziamo tutte le forze politiche che si sono adoperate per rappresentare in Commissione la situazione dei Comuni fortemente provati dal sisma e che hanno votato a favore degli emendamenti presentati. Nel contempo, apprendiamo con estremo stupore e dispiacere che i Parlamentari del PD, ad esclusione dell’onorevole Ginoble, hanno votato contro gli emendamenti che andavano ad inserire i Comuni di Penna Sant’Andrea e Basciano nel cratere sismico.

 

Riteniamo che tale esclusione, ingiusta ed immotivata, ci danneggi ulteriormente. I cittadini hanno urgente bisogno di tornare alla normalità. Auspicando alla riconsiderazione di tale decisione, invitiamo tutti coloro che si sono opposti all’inserimento nel cratere sismico di questi due comuni, di venirli a visitare personalmente in maniera tale da avere dati veritieri ed oggettivi alla mano nel momento in cui il provvedimento verrà discusso in aula. “Se l’Italia non ricostruisse il Centro Italia, non sarebbe più Italia”, ha affermato il Commissario alla ricostruzione Errani lo scorso 10 novembre. A questo Centro Italia appartengono anche i Comuni di Penna Sant’Andrea e Basciano in provincia di Teramo, non Zagabria”.

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