Atri. Il reparto di psichiatria di Atri chiude per carenza di personale. È questa l’ultima novità nella complicata vicenda che vede il San Liberatore al centro della diatriba politica locale.
A deciderlo l’atto, sembra temporaneo, firmato lo scorso giovedi dal Capo Dipartimento del Servizio di Igiene Mentale della Asl di Teramo, Francesco Saverio Moschetta, per far fronte all’assenza di un medico rimasto vittima di un incidente stradale.
Pare infatti che la mancanza di una unità medica renda difficile l’organizzazione interna dei turni di lavoro. Da qui la scelta di Moschetta, che però ha subito destato la preoccupazione del comitato sorto per la salvaguardia del nosocomio atriano, che teme che questo sia in realtà il primo passo verso la chiusura definitiva del reparto.
Per questo motivo oggi il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, si è recato in ospedale assieme all’opposizione del Comune di Atri per capire cosa stia succedendo. “Varrassi dovrebbe dimettersi” è tornato a tuonare il primo cittadino pinetese, che lamenta l’incapacità del manager della Asl di Teramo di gestire la situazione di emergenza che contraddistingue l’ospedale perché troppo coinvolto, nella sua opinione, in logiche di stampo politico.
Al momento non si conoscono i tempi di recupero del medico assente e se la Asl abbia intenzione di procedere con una sostituzione. Il comitato, comunque, promette di non rimanere immobile di fronte al nuovo rischio e non esclude la possibilità di un nuovo ricorso.